di Ilaria Rey
Chi sarà il colpevole?”
La più classica delle domande che suscita un libro giallo ha accompagnato gli allievi della classe 3 SIA, dell’Istituto “P. Calamandrei” di Crescentino (che appartiene all’Istituto di istruzione superiore Galileo Ferraris di Vercelli, dirigente Cinzia Ferrara), nella storia di questo genere letterario, guidati dallo scrittore Angelo Rollino. L’autore di Livorno Ferraris, artista dalle svariate anime, lettore onnivoro e appassionato, ha predisposto un percorso che è partito dal lontano 1929, anno in cui Mondadori pubblica i primi libri caratterizzati dalla ormai celebre copertina gialla; colore che caratterizzerà in Italia un genere nato nei paesi anglosassoni con il nome di “crime novels”. La data di nascita ufficiale è il 1841, con la pubblicazione del racconto “I delitti della rue Morgue” di Edgar Allan Poe. Nel 1887 “Uno studio in rosso”, farà conoscere al mondo l’iconico investigatore Sherlock Holmes, creato dalla fantasia di Arthur Conan Doyle. Il “modello Holmes” dominerà la letteratura gialla fino agli anni ‘30, accompagnato da altri investigatori come il Poirot di Agatha Christie; autrice che metterà in pista anche una delle prime coppie di detective, con i coniugi Thomas “Tommy” Beresford e Prudence “Tuppence” Cowley. Il giallo, nel nostro Paese, vede come primo vero protagonista Augusto De Angelis, con il suo commissario De Vincenzi. Successivamente altri grandi nomi lo portano, a partire dagli anni ‘60, ad essere un genere molto seguito: Giorgio Scerbanenco, Umberto Eco e il famosissimo Andrea Camilleri, il cui originale personaggio del commissario Montalbano ha riscosso un enorme successo editoriale e televisivo. Il genere giallo, come ha spiegato Rollino, abbraccia molte varianti, rimestando le dinamiche della suspence, della ricerca degli indizi e del colpevole, con una moltitudine di temi: il legal thriller, il giallo-rosa, il giallo storico, lasciando liberi gli autori di seguire la loro fantasia e innestarla sul “format” del giallo classico. I ragazzi sono stati colpiti dalla piacevole lezione, incuriositi dal mondo della scrittura, hanno interloquito con lo scrittore per carpirne i segreti, per capire come nasce un giallo nella testa del suo autore e quali siano gli elementi fondamentali per questo tipo di scrittura. Questo incontro ha concluso il progetto annuale “Libriamoci”, che l’Istituto promuove per avvicinare gli allievi al piacere della lettura attraverso la voce degli autori. Un sentito ringraziamento ad Angelo che, con passione e simpatia, ha accettato l’invito; e ora tutti a leggere “Non dire gatto”, il suo esordio letterario.

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