Rotary Biella alla scoperta delle terre vercellesi

Visite: 137
0 0
Condividi con
Tempo di lettura:2 Minuti, 12 Secondi

di Ilaria Rey

Sabato 21 Giugno: solstizio d’Estate, stagione di vacanze, viaggi e itinerari alla scoperta di luoghi inesplorati. Emozioni vissute dai soci del Rotary Club di Biella in visita a Villareggia (TO) e Livorno Ferraris (VC), due paesi accomunati dalla tradizione agricola legata all’acqua e alla risicoltura. Il tour, al quale hanno preso parte anche due soci del Rotaract Club Sant’Andrea, Matteo Belvisotti e Federico Pizzamiglio-rispettivamente Past RD del Distretto Rotaract 2031, e Past Presidente del club e attuale Consigliere Distrettuale- orgogliosi di poter accogliere nei territori di loro competenza i soci del vicino Club biellese, è partito dalla Centrale dell’elevatore idraulico sito in località Rocca, frazione di Villareggia, fulcro di un importante impianto di irrigazione, predisposto nella seconda metà dell’Ottocento, per consentire l’innalzamento, di almeno 20 metri, delle acque prelevate dal Naviglio d’Ivrea, per irrigare aree non ancora servite dalla rete di canali esistenti, attraverso un imponente sistema di pompaggio tutt’oggi in funzione.

La seconda tappa è stata la frazione Colombara di Livorno Ferraris, in cui è stata visitata l’omonima tenuta, sede del Conservatorio della risicoltura, ecomuseo di memoria e testimonianza della cultura risicola del territorio, che ripercorre la storia locale della prima metà del Novecento e la realtà delle mondine. L’ultimo spostamento ha visto i soci rotariani e rotaractiani a Livorno Ferraris per una visita ai due musei cittadini: il Museo Sacrario “Galileo e Adamo Ferraris” e il MAVO (Museo Archeologico del Vercellese Occidentale).

Il primo, sito a Palazzo Ferraris, casa natale dei due illustri fratelli, ha accompagnato i visitatori nella storia risorgimentale italiana, di cui Adamo è stato attivo protagonista come medico personale di Giuseppe Garibaldi, soprattutto durante la campagna prussiana del 1870, e nel panorama scientifico internazionale in cui si colloca Galileo e la sua scoperta del campo magnetico rotante, testimoniata dai documenti e dai modelli esposti. Il MAVO, ospitato nell’ala ottocentesca dell’antico complesso agostiniano, conserva al suo interno, dal 2018, i reperti archeologici provenienti dal territorio circostante, dimostrazione della continuità di vita di queste “terre d’acqua” ieri come oggi. Un cammino che parte dalla protostoria, con i resti dell’età del Bronzo provenienti da Balocco (VC), ai ricchi corredi funerari delle necropoli di Livorno Ferraris e Crescentino (VC), databili tra il primo secolo a.C. e il quarto secolo d. C. Un itinerario che il Presidente del Rotary Club di Biella, Roberto Perinotti, ha studiato per una piacevole gita alla scoperta di piccoli borghi custodi di testimonianze antiche, di personaggi illustri, di reperti di epoche lontane, troppo spesso sottovalutati, ma che in realtà contribuiscono ad arricchire l’offerta culturale vercellese.

Happy
Happy
0 %
Sad
Sad
0 %
Excited
Excited
0 %
Sleepy
Sleepy
0 %
Angry
Angry
0 %
Surprise
Surprise
0 %
Condividi con

Ti potrebbero interessare

Articolo dello stesso autore

+ There are no comments

Add yours