Il consigliere comunale Raffaele Costa – pur ribadendo la contrarietà già espressa sulla vendita dell’ex RSA di Pont Canavese (riportate nel verbale allegato alla dichiarazione di voto del Consiglio Comunale del 30 luglio , in particolare la mancata convocazione della ditta disponibile a riattivare la struttura entro un anno a proprie spese e la necessità di richiedere una seconda perizia per un doveroso confronto con la prima) con il collega Gian Piero Bonatto– annunciano un primo risultato concreto ottenuto grazie alla raccolta firme promossa dal gruppo consiliare Noi per Pont e, soprattutto, alla partecipazione attiva dei Pontesi.
Con l’approvazione della delibera di Giunta n. 136 del 12/08/2025 (pubblicata il 18/08/2025), avente per oggetto “Avviso di pubblico incanto per l’alienazione dell’immobile denominato Ex Ospedale degli Infermi e Poveri. Linee di indirizzo”, la base d’asta – con il metodo delle offerte in aumento – è stata fissata a 507.140 euro, e non a circa 300.000 euro come invece comunicato dal Sindaco, quando – leggendo la lettera indirizzata alla Corte dei conti – aveva indicato una base d’asta di circa 300.000 euro, quale proposta di alienazione da sottoporre al Consiglio comunale nella riunione del 2 agosto.
“Ciò significa che i circa 200.000 euro stimati per la messa in sicurezza dell’immobile non sono stati sottratti dal valore peritale, ma restano inclusi nel prezzo base d’asta: un risultato molto importante, poiché consente al Comune di non dover rinunciare a tale somma.”
Parallelamente, Costa ha trasmesso al Sindaco, ai consiglieri e al segretario una richiesta volta all’inserimento di vincoli d’uso e al mantenimento dei 40 posti convenzionati con l’ASL nel bando di vendita dell’ex RSA, affinché l’immobile mantenga in via permanente la destinazione socio-sanitaria e i 40 posti letto convenzionati restino vincolati alla struttura.
I vincoli richiesti
- Vincolo urbanistico nel PRGC
Mantenere il vincolo dell’area a servizi socio-sanitari, con divieto di cambio di destinazione d’uso. - Clausola contrattuale e convenzione urbanistica
Inserire nel bando e nel contratto di compravendita una clausola obbligatoria che imponga il mantenimento perpetuo della destinazione a RSA, tramite convenzione urbanistica o vincolo reale d’uso trascritto nei registri immobiliari. - Vincolo ai sensi dell’art. 2645-ter c.c.
Costituire un vincolo di destinazione con atto notarile trascritto, che gravi sull’immobile e sia opponibile a chiunque ne diventi proprietario. - Vincolo di mantenimento dei 40 posti convenzionati con l’ASL Stabilire che i posti convenzionati rimangano obbligatoriamente presso la struttura e non possano essere trasferiti, soppressi o dislocati in altra sede, prevedendo, in caso di violazione, la risoluzione di diritto del contratto con conseguente retrocessione del bene al patrimonio comunale.
«Il risparmio ottenuto rappresenta un ottimo risultato e, pur rimanendo contrari alla vendita dell’ex RSA, continueremo a monitorare le azioni intraprese dalla maggioranza in merito alla sua eventuale alienazione.»
Ribadiamo tuttavia con forza la nostra totale contrarietà: l’ex RSA non è un bene qualunque, ma un patrimonio storico e sociale della comunità di Pont, che deve restare di proprietà pubblica.
La nostra proposta è chiara e praticabile: affidare la struttura in gestione mantenendone la proprietà comunale, soluzione già verificata con la ditta che aveva manifestato disponibilità a gestirla, ristrutturarla e riattivarla a proprie spese entro un anno. Questa è la strada che tutela davvero i cittadini, garantisce i servizi socio-sanitari sul territorio e impedisce che in futuro possano variare la destinazione ed aumentare le rette.»
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