La Mostra giorno per giorno. 9
Ed eccoci alle due ultime giornate che chiudono l’82^ edizione della Mostra di Arte Cinematografica di Venezia, un’intensa kermesse che ha visto proiettati sugli schermi del Lido 21 lungometraggi “in concorso”, in anteprima mondiale assoluta, 11 opere di autori affermati nella rassegna “fuori concorso”, 19 film di registi emergenti nella sezione “Orizzonti”, oltre a documentari, cortometraggi, serie tv e pellicole classiche restaurate. Più di 53.000 biglietti venduti (+11% sul 2024) con il tutto esaurito in sala.
Nella rosa dei 21 candidati al Leone d’oro sono presenti 5 film italiani: La grazia di Paolo Sorrentino, Sotto le nuvole di Gianfranco Rosi, Duse di Pietro Marcello, Elisa di Leonardo Di Costanzo e Un film fatto per Bene di Franco Maresco.
Il film Elisa, presentato giovedì 7 ottobre e già da oggi in distribuzione nelle sale italiane, ha ottenuto il premio SIGNIS, riconoscimento cattolico che dal 1948 viene attribuito al film più significativo per sensibilità umana e spirituale. La motivazione richiama “l’universalità del messaggio del film e il suo coraggio nel riconoscere la presenza di un lato oscuro che alberga in ogni essere umano. Elisa è in prigione per aver commesso uno dei crimini più efferati: l’uccisione di sua sorella. Leonardo Di Costanzo, con la straordinaria interpretazione di Barbara Ronchi, descrive magistralmente il viaggio interiore di Elisa dalla negazione all’accettazione (…)”.
Al film Duse di Pietro Marcello è invece andato il “Soundtrack Stars Award 2025” per la migliore colonna sonora che “rilegge le atmosfere dell’Italia tra le due Guerre Mondiali scommettendo anche su un’elettronica raffinata che s’intona perfettamente al repertorio sinfonico interpretato da grandi musicisti come il violinista Alessandro D’Anna. Una scelta che trasforma in musica la forza vitale di Eleonora Duse in un’operazione che intreccia vita e palcoscenico, confermando la forza di un’autentica eroina passionale pronta a sfidare il potere (…)”.
Il film The Voice of Hind Rajab ha ottenuto i premi “Unicef”, “Croce Rossa” e il 37° “Leoncino d’Oro”, un riconoscimento quest’ultimo assegnato da una giuria composta da giovani studenti e studentesse, uno per Regione, rappresentanti della scuola italiana che lo hanno scelto con la seguente motivazione “Un film che non si limita a raccontare una storia, ma che la vive, la respira. Un’opera che ci rende inevitabilmente testimoni consapevoli e impotenti di fronte alla straziante rappresentazione dell’inutile scorrere del tempo. L’utilizzo di voci e immagini autentiche, condensate in scene di realismo tagliente, rendono l’immediatezza e la sincerità del sentimento vissuto, che non è solo un elemento narrativo, ma un riverbero emotivo che ci scava dentro, restituendo tutto il peso dell’esperienza che ci viene mostrata. Una magistrale interpretazione degli attori che si mettono a servizio della realtà, rendendo il legame con la recitazione indistinguibile. Una pretesa di umanità, un urlo necessario che desta le coscienze assopite”.
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