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di Massimo Iaretti
Lidia Rainero, piemontese di Gassino, è la numero uno nelle graduatorie per il badminton femminile italiano.
Con Lei ‘Canavesanodintorni.it’ ha scambiato alcune battute dopo la notizia del suo arrivo in vetta
Lidia Rainero che effetto le fa essere la numero uno d’Italia ?
E’ un’emozione, non pensavo fosse possibile, rispetto ad altre realtà. Vengo da una piccola realtà ho iniziato quasi da autodidatta, ma il questo risultato certamente è una grande soddisfazione.
Come è arrivata al badminton ?
Per caso, dopo aver giocato tanti anni a tennis. Ho iniziato in un parcheggio, nel cortile di casa, sulla spiaggia. Mi è piaciuto e ho voluto approfondirlo a livello di competizione.
Il badminton come disciplina sportiva come è visto in Italia ?
Non ha ancora la notorietà che ha all’estero. Giovanni Toti con la sua storica partecipazione alle Olimpiadi lo ha fatto conoscere ulteriormente ma è una disciplina meno conosciuta di altre eppure è molto praticata, con una particolare attenzione nel mondo della scuola. Sarebbe bello che il badminton avesse quella diffusione e quella visibilità che ha, ad esempio, il calcetto.
Lei è stata coach del Cus Torino e da poco allena il Badminton Club Torino….
Era il momento di provare a crescere e ho deciso di espormi ancora di più. Dal gennaio 2026 sarò anche tesserata come atleta.
Di cosa si occupa Lidia Rainero oltre al badminton ?
Sono ad un passo dalla laurea in medicina. Ho sempre portato avanti sia lo sport sia lo studio universitario col messaggio che una cosa non esclude l’altra.
Per il prossimo anno cosa si aspetta ?
Nel 2025 sono salita per la prima volta sul podio del campionato italiano, sia in singolo che in doppio. Per il prossimo anno mi piacerebbe salire di gradino.
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