Biella, intitolare una piazza al’autonomista Gilberto Oneto

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Il 20 novembre sono passati 10 anni dalla morte di Gilberto Oneto: architetto, giornalista, scrittore e intellettuale che si è distinto nel panorama culturale per il suo intenso impegno in ambiti cruciali quali la tutela del paesaggio, l’identità storico-culturale delle comunità locali e l’approfondimento delle tematiche legate al federalismo e all’autonomia regionale. 

Nato a Biella, ha mantenuto per tutta la vita un profondo legame affettivo e culturale con il nostro territorio, pur svolgendo gran parte della sua attività professionale e intellettuale a livello regionale e nazionale.

“Per questi motivi, ho proposto ufficialmente al Comune di Biella di intitolare a Gilberto Oneto la nuova piazza situata nelle immediate vicinanze della Biblioteca Civica di Biella – dice Alessio Ercoli, esponente della Lega Salvini Premier, pur contraddistinto da uno spirito fortemente autonomista – Credo che sia il luogo e il modo migliore per ricordare un prolifico studioso, un grande uomo di cultura e un architetto visionario specializzato proprio nelle piazze oltre che in parchi e giardini”.

Come scrittore e studioso, Oneto ha pubblicato numerosi saggi e articoli che hanno contribuito a far emergere e valorizzare la ricchezza storica e culturale delle comunità alpine e prealpine piemontesi, tra cui anche quella biellese, e che testimoniano la profondità del suo pensiero e la sua attenzione costante alla valorizzazione delle identità locali e regionali.

Come architetto, Gilberto Oneto ha fornito un contributo significativo alla riflessione e alla pratica della progettazione di spazi urbani e piazze, concepite come luoghi privilegiati per la vita sociale e comunitaria, in armonia con la tradizione architettonica locale e il paesaggio circostante. I suoi lavori si sono distinti per la capacità di unire funzionalità, bellezza, cultura e rispetto per l’identità storica e ambientale dei luoghi. Ecco che lo spazio dell’intitolazione assumerebbe un forte significato che si lega perfettamente alla sua attività di architetto di piazze, che è stata parte integrante della sua visione culturale, che vedeva nella valorizzazione delle identità locali, degli spazi comuni e del paesaggio, un elemento fondante per la riscoperta e il rafforzamento delle autonomie territoriali.

“L’intitolazione rappresenterebbe un gesto di riconoscimento e gratitudine verso una personalità che, sebbene abbia operato prevalentemente a livello regionale e nazionale, è rimasta sempre legata alle proprie radici biellesi. Inoltre, tale scelta evidenzierebbe l’importanza dei valori che Oneto ha sempre promosso: il rispetto per il patrimonio culturale e ambientale, la centralità della comunità e l’autonomia delle identità locali” conclude Ercoli che già come capogruppo del Carroccio salviniano aveva espresso una simile idea nella passata consiliatura, ribadita anche in un incontro dedicato a Oneto tenutosi a Biella con la partecipazione di Roberto Gremmo.

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