Come da tradizione, il giorno di Santo Stefano la chiesa di Santa Maria Assunta a Montanaro si trasforma in un palcoscenico d’eccezione per la musica sacra. Le oltre 2.500 canne e i celebri 15 “putti sonanti” dell’organo ottocentesco – uno degli strumenti più imponenti e interessanti d’Europa – torneranno a vibrare in un grande evento.
Il concerto di quest’anno, intitolato “Colori di Natale a Montanaro: uno sguardo oltralpe”, vedrà protagonista il Maestro Rodolfo Bellatti. Il programma trae ispirazione dal 49° volume della collana discografica Antichi Organi del Canavese e propone un raffinato dialogo tra la tradizione organistica italiana e quella francese. Il pubblico sarà accompagnato in un viaggio musicale attraverso i secoli, con brani di autori del calibro di Bernardo Pasquini, Arcangelo Corelli, Alexander Borodin e Paolo Gambarotta.
L’organo di Montanaro è un gioiello di ingegneria e arte: frutto del genio di Giovanni e Giacinto Bruna (1810), Giacomo Vegezzi Bossi (1872) e Giuseppe Lingua (1896), è celebre per i suoi grandi angeli scultorei dotati di trombe reali collegate allo strumento, capaci di creare un’esperienza sonora e visiva unica nel suo genere.

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