Chivasso, parte il piano di cablaggio ‘Italia 1 Giga’ nell’ambito del PNRR

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Con l’apertura dei primi cantieri hanno preso il via a Chivasso gli interventi di cablaggio del
Gruppo TIM nell’ambito del Piano Italia 1 Giga per portare connessioni ultrabroadband in
oltre 2.800 civici situati nelle aree del territorio comunale previste dal bando. L’iniziativa
rientra nella Strategia nazionale per la Banda Ultra larga ed è finanziata per il 70% attraverso
i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e per il restante 30% da
investimenti del Gruppo TIM.
Il Raggruppamento TIM-FiberCop si è infatti aggiudicato 7 dei 15 lotti messi a bando da
Infratel Italia nell’ambito del Piano Italia 1 Giga, per un valore di oltre 1,6 miliardi di euro di
finanziamento, ai quali si aggiungono circa 700 milioni di investimento diretto. L’obiettivo è
garantire entro il 2026, grazie alla posa di fibra ottica nella rete di accesso, una velocità di
connessione di almeno 1 Gigabit/s in download e 200 Megabit/s in upload. Chivasso rientra
tra i comuni interessati da questo vasto programma che, complessivamente, interessa 10
Regioni (Piemonte, Val d’Aosta, Liguria, Abruzzo, Molise, Sardegna, Umbria, Marche,
Calabria e Basilicata) più le Province autonome di Trento e Bolzano.
“Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – ha commentato il sindaco di Chivasso Claudio
Castello – continua a migliorare la nostra città, ponendola su un piano di competitività
digitale. Che la nostra realtà urbana sia apripista del Piano Italia 1 Giga ci inorgoglisce
perché arriva con anni di anticipo dall’obiettivo del 2026 che garantirà a tutta Italia una
velocità di connessione delle reti fisse ad almeno 1 Gbit/s. Col Gruppo Tim – ha aggiunto il
primo cittadino – continua così una seria e consolidata collaborazione che offrirà ai cittadini e
alle imprese chivassesi una velocità di connessione in linea con gli obiettivi europei della
Gigabit society e del Digital Compass, secondo il principio di scalabilità evidenziato dalla
stessa Commissione europea. Questa soglia – ha concluso il sindaco Castello – è necessaria
per sviluppare reti future proof, ossia prontamente aggiornabili e in grado di soddisfare nel
tempo il crescente fabbisogno di connettività per la fruizione di servizi sempre più avanzati”.

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