I militari della Stazione Carabinieri Forestali di Scopa, il giorno 26
maggio in coordinamento con il personale del NIPAAF di
Vercelli, al termine di complessa ed articolata attività
d’indagine nel settore forestale, che ha interessato soprassuoli
boschivi di faggio in Comune di Scopello(VC), in merito a delle
istanze di taglio di piante presentate da più soggetti privati con
lo scopo di ottenere del legname per autoconsumo ad uso
focatico e ad uso commerciale hanno rilevato a carico degli
esecutori il taglio numerose irregolarità che hanno portato al
deferimento a piede libero dei titolari dell’impresa che ha
eseguito l’utilizzazione.
I militari hanno accertato che le due persone, entrambe
residenti in un Comune del vercellese, hanno tagliato ed
esboscato, in assenza di titolo autorizzativo, n. 145 piante di
faggio, su boschi di proprietà privata per uso
commerciale e su boschi di proprietà del Comune di Scopello,
per uso focatico, n.106 piante di faggio, per un totale
complessivo di 1.608 quintali di legname.
Dagli accertamenti è emerso che la legna tagliata era stata
sottoposta a sramatura ed accatastamento in difetto di
tracciabilità, in apposita piazzola accessibile agli acquirenti.
Essa era stata artatamente mischiata con altra legna
proveniente da tagli formalmente regolari, onde ostacolarne il
riconoscimento e la separazione delle partite. In termini
economici il danno arrecato al Comune e’ stato quantificato in
circa 1€/quintale, pari a € 648,00 di mancato introito, mentre
la vendita al prezzo di mercato della legna avrebbe fruttato
circa 15€/quintale, con un illecito profitto di € 24.120,00.
La commercializzazione illegale della legna tagliata in spregio
della legislazione del paese d’origine ha comportato anche la
violazione consapevole del REG(UE) 995/10 da parte dei
soggetti, rientranti nelle categorie degli “operatori” e
“commercianti” EUTR.
I due trasgressori sono stati deferiti all’A.G. per i seguenti
reati:
- furto aggravato di legname nelle aree di proprietà
comunale: artt. 624 e 625 C.P.; - deturpamento di bellezze naturali: art. 734 C.P.;
- commercializzazione di legno in violazione della
legislazione applicabile nel paese d’origine: art. 6 C.2 e
C.5 D. LGS 178/14; artt. 2, 4 e 5 Reg UE n. 995/10.
La legna illegalmente tagliata ed accatastata, l’area dei
cantieri forestali interessata, la gru e le macchine operatrici
sono state poste sotto sequestro ex art. 321 c.p.p.
Inoltre, ai trasgressori, a corollario dell’attività sono state
contestate le seguenti violazioni amministrative: - taglio piante in violazione delle disposizioni del
regolamento forestale, per un totale di € 3950,00; - apertura di vie di esbosco difformemente alle disposizioni
del regolamento forestale, per un totale di € 2000,00; - installazione di gru a cavo o fili a sbalzo difformemente
alle disposizione del regolamento forestale, per un totale
di € 500,00; - mancata sistemazione dei residui di lavorazione delle
piante tagliate, per un totale di € 100,00; - inosservanza, da parte dell’operatore che
commercializza, di tenere e conservare per 5 anni i
registri dei clienti, per un totale di € 3000,00; - inosservanza dell’obbligo di lasciare sgombri dal
materiale di scarto di impluvi, per un totale di € 200,00. - taglio piante in mappale diverso da quello concesso, €
120,00, violazione contestata al dottore forestale.
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