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Il ristorante l’Assedio 1706 a Castagneto Po ospiterà domenica 15 ottobre il primo congresso fondativo della Lega per il Nord, movimento che reca nel simbolo la dizione Leganord ed una stilizzazione di Alberto da Giussano. “Per la verità – spiega Matteo Brigandì, politico di lungo corso con un passato da senatore, deputato, assessore regionale e componente laico del Consiglio superiore della magistratura – il movimento è già nato davanti al notaio il 3 agosto scorso, questo è il primo congresso dove verranno eletti il segretario ed il consiglio federale”. Il programma si articola nell’arco della giornata con l’inizio dei lavori alle 9.30, una pausa alle 12.30 per il pranzo, la ripresa dei lavori e la votazione delle mozioni congressuali nel pomeriggio sino alla chiusura intorno alle 17.30.
La Lega per il Nord che richiama, senza tanti sottintesi, la Lega Nord del tempo andato vede tra i promotori diversi leghisti della prima ora, oltre a Brigandì: Oreste Rossi, già europarlamentare, deputato e consigliere regionale, Bernardino Bosio, già sindaco di Acqui che recentemente ha tenuto nella sua zona una riunione con i propri contatti, Roberto Ceresa, canavesano e deputato nella legislatura 1994/96, Stefano Stefano già sottosegretario, Giuseppe Leoni, il primo deputato leghista eletto nel lontano 1987 e animatore della Consulta cattolica del Carroccio.
E proprio Leoni, stanto alle voci, dovrebbe ricoprire il ruolo di segretario, ponendo fine alla conduzione ‘ponte’ del commissario, l’avvocato Luca Paparozzi di Pinerolo.
La tesi sostenuta dallo strutturando Movimento è quella che la Lega Salvini Premier sia tutt’altro rispetto agli obiettivi ed alle idealità che la Lega ha portato avanti per anni. Di qui la decisione di tornare sul campo di battaglia della politica attiva. Al momento, pur in presenza di tutti nomi di alto livello nel ‘Gotha’ del mondo autonomista e federalista non ci sono parlamentari o consiglieri regionali, ma qualche consigliere comunale di peso come l’ex sindaco di Acqui Terme Bosio che alle elezioni del 2023 è stato eletto alla guida di una propria lista.
A questo punto, visti i presupposti, si tornerà ancora parlare di Padania ?
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