Il Friciolin della Cristiana, tesoro dell’arte culinaria contadina del vecchio Monferrato

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Il Friciolin (letto Friciulin tradotto “frittatina”) è una delle più iconiche rappresentazioni dell’arte culinaria contadina del vecchio Monferrato.

La tribolazione delle famiglie contadine portava come obiettivo il riuscire a riempire la pancia con poco o nulla. Il friciolin è quindi l’assemblaggio di materia prima poverissima per creare una piccola frittata ma dal grande e appagante gusto.

Gli ingredienti erano semplici come le erbe di prato, alcune verdure dell’orto, formaggio se c’era e se c’era quello più prossimo alla crosta, pane grattato del pane molto raffermo e ovviamente uova dell’aia. Tutto qui. Ogni famiglia si dilettava a continue invenzioni e varianti sul tema (la stagionalità aiutava molto soprattutto nel trovare erbe e verdure sempre differenti ma partendo sempre da semplici ingredienti) al fine di rendere sempre diversa e appetibile la creazione.

Di mano in mano che le condizioni della classe contadina si sono migliorate, nell’impasto sono finiti ingredienti sempre meno “poveri” e in molti casi si aggiungeva anche un pezzettino di carne per insaporire ma l’evoluzione di questa pietanza si è fermata tutto sommato qui.

Oggi la tendenza a standardizzare le ricette in molti casi ha violentato la vecchia maniera di fare i “friciolin” che era pressoché “non sono mai uguali” e comunque sempre diversi da casale a casale, da cascina a cascina e da famiglia a famiglia: quindi dubitare di chi propone ricette uniformate dei friciolin al di fuori di questi contesti famigliari.

Quello che si può dire degli ingredienti della versione della Cristiana sono il sapiente miscelaggio di erbe profumate di stagione (ad esempio in primavera l’erba ‘d San Pè -l’erba di San Pietro- e i luvertin – i germogli di luppolo-) verdure di orto quali ji erbëtti (le erbette), i còi (i cavoli) i siulòt (i cipollotti) più ël formagg e ij euv. Come detto questi non sono gli ingredienti definitivi ma quelli che danno la traccia alla costruzione del friciolin, tutto il resto è improvvisazione e disponibilità di materie prime idonee.

La Cristiana è ormai celebre per mantenere questa linea, ovvero nulla è sempre uguale coi friciolin. Quello che la nostra cusinera (cuoca) mantiene viva da sempre, però, è il metodo e la sapienza nel farli, frutto di suggerimenti e metodologie famigliari tramandate ma la “ricetta” che propone non è sicuramente standardizzata e non ha la pretesa di essere ne la migliore, ne la più vecchia né quella più tradizionale (proprio perché tutti e tre gli aggettivi sono come detto opinabili), ma semplicemente questi sono i Friciolin della Cristiana.

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