Il 19 maggi, è stata una bellissima giornata per Montaldo che ha ospitato presso
la sede della sua Associazione “Gli amici di Montaldo” gli amici di Cerrina, dei comuni
vicini e quelli provenienti da tutte le parti del mondo, i cui figli frequentano la rinomata
Village Forest School e non solo.
L’occasione è stata il recupero di un’importante tradizione, i cui riti da qualche anno
erano stati sospesi, ma sempre viva nel cuore di tutti che non aspettavano altro che
l’apporto di nuova linfa umana che facesse rivivere questa bella celebrazione. Gli abitanti
del luogo si sono uniti in un abbraccio alla comunità straniera che, attirata dalla magica
atmosfera e pur appartenendo alcuni a religioni e confessioni diverse, si è lasciata
trasportare dall’energia positiva e dalla spiritualità che aleggiava. Parliamo dunque della
festa di San Michele, l’arcangelo ricordato in tutte le religioni per aver difeso
la fede contro le orde del male. È infatti rappresentato come un guerriero, con spada e
armatura. La pregevole statua, pronta a essere trasportata a spalle sulla sommità del colle
che ospita il Santuario di San Michele, costruito nel 1898, recentemente restaurato e
affrescato, era già stata portata nella chiesa di Montaldo, San Candido.
Alle ore 16.00 il parroco di Cerrina, don Claudy, ha officiato la messa alla presenza di
una chiesa colma di gente e di tanti bambini grandi e piccoli, nuovi abitanti del comune.
Si respirava curiosa misticità sui volti di chi partecipava per la prima volta e felicità pura
negli occhi di chi vedeva finalmente rinnovata la cara celebrazione di San Michele.
Finita la messa, la statua del santo, issata sulle spalle di quattro baldi uomini, ha dato
l’avvio alla processione verso il Santuario con in testa la croce astile portata a turno dai
bambini, seguita dal parroco e da partecipanti di tutte le età che si sono inerpicati sulla
scoscesa salita. Il santo ondeggiava sulle spalle dei valenti portatori che si sono
avvicendati con le nuove leve. Padre Claudy ricorda bene l’ultima volta che il santo fu
portato al suo Santuario: correva l’anno 2015 e lui era appena stato nominato parroco di
Cerrina. L’arrivo sulla cima del colle è stato un momento di gioia, di canti e benedizioni
che hanno accompagnato la collocazione di san Michele all’interno della chiesetta che si
è popolata dei bambini stanchi per la salita. La discesa è stata più lieve: il lungo
serpentone della processione è ritornato agli “Amici di Montaldo” dove le signore
avevano allestito un superbo buffet che, se ancora ce ne fosse stato bisogno, ha scaldato
ancora di più gli animi di grandi e piccini. Sono fioccati i ricordi, i racconti, rievocazioni
di vecchie edizioni del rito. Ora che la comunità cerrinese – monferrina si è arricchita dei
nuovi residenti, tutti insieme potranno finalmente perpetuare questa bella tradizione che
li vedrà sempre più uniti in piacevoli e interessanti attività.
Valcerrina, Montaldo riprende la tradizionale festa di San Michele Arcangelo
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