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Nell’ultimo consiglio comunale svoltosi a Pont Canavese, l’astensione del sindaco Paolo Coppo, di tutti i consiglieri di maggioranza e dell’altro gruppo di minoranza, ha consentito che passassero con il solo voto dei proponenti – i consiglieri di Noi per Pont, Raffaele Costa e Gian Piero Bonatto – due documenti relativi all’Unione Montana e al quartier generale dell’Allied Reaction Force della Nato.
Nel primo Costa e Bonatto chiedevano al consiglio comunale ed all’amministrazione di proporre in sede di Unione Montana Valli Orco e Soana una modifica dello statuto unionale per quanto riguarda la rappresentanza delle minoranze limitata attualmente a solo due componenti per tutti i comuni, anche in virtù della recente pronuncia del 14 giugno 2024 del Tar Piemonte che annulla le regole di composizione dell’Unione Montana. Di qui la richiesta che in sede di consigli unionale vengano rappresentate le minoranze di tutti i comuni.
Nel secondo, invece, sulla scorta di un analogo provvedimento presentato in altre realtà dal Movimento Indipendenza (del quale Costa è rappresentante per il Canavese, oltre che esponente della Direzione nazionale) si chiede la revoca dell’autorizzazione ad installare il quartiere generale dell’Allied Reaction Force della Nato a Solbiate Olona.
Costa, a tal proposito, ha richiamato quanto già espresso dal segretario nazionale di Indipendenza Gianni Alemanno e da quello regionale del Piemonte, Giuseppe Lauria in una recente manifestazione a Solbiate Olona: “Non possiamo accettare che l’Italia sia sempre più esposta in prima linea nei conflitti Nato, conflitti sempre più pericolosi, contrari alla nostra Costituzione. Il nuovo comando strategico a Solbiate Olona è un altro passo in questa direzione”.
E, come seguito, il sindaco dovrà convocare un consiglio comunale ad hoc per deliberare la richiesta di modifica dello Statuto dell’Unione da portare poi in quella sede ed inviare, per il secondo odg, il testo al Presidente della Repubblica.
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