Val Soana, perplessità di Indipendenza per l’invaso idrico: ‘Poche informazioni tecniche’

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«Un progetto di forte impatto economico ma di altrettanto forte impatto ambientale

per la Valle Soana. L’ipotesi di realizzare un invaso idrico, con la costruzione di

sbarramenti di altezza variabile di 84, 102 o 145 metri, a seconda della soluzione

tecnica che sarà approvata, potrebbe portare certamente notevoli vantaggi sul piano

energetico, ma i dubbi restano molti per la mancanza di sufficienti informazioni

tecniche e della richiesta di ulteriori approfondimenti.»

È fortemente critica, non sulla proposta in quanto tale, ma su quella che definisce

“una grave carenza di informazioni e di dati tecnici indispensabili” la posizione di

Raffaele Costa, presidente del circolo territoriale del Movimento Indipendenza del

Canavese e membro della direzione nazionale del Movimento stesso, a fronte di

quella che definisce “un’approvazione frettolosa degli studi di prefattibilità” da parte

dell’Unione Montana Valli Orco e Soana.

«Ho richiesto, e ottenuto copia degli atti deliberativi – sottolinea Raffaele Costa –

Consigliere Comunale di Pont Canavese. Atti nei quali l’Unione si impegna a

pubblicizzare nella massima trasparenza il progetto, mentre numerosi residenti del

fondo valle lamentano proprio la mancanza della benché minima informazione su

un’opera di notevole impatto come quella prospettata.»

«Ancora più grave – aggiunge Costa – è il fatto che nessuno, né in Giunta né in

Consiglio, abbia sollevato perplessità sull’assenza totale di studi geologici e sismici.

Dovrebbe essere chiaro a tutti, che per poter dare il via allo studio di prefattibilità, sia

tassativamente necessario partire da un attento e scrupoloso studio geomorfologico,

geologico e geotecnico della zona in cui lo sbarramento poggerà le fondazioni ed

inserirà le spalle, anche per la sicurezza nel tempo della costruzione stessa e

dell’intero bacino, in quanto se malauguratamente dovessero emergere criticità

dovute alla presenza di frane e/o smottamenti, tutto quanto sino ad oggi intrapreso,

anche con esborso economico, risulterebbe inutile.»

Il Movimento Indipendenza non assume alcuna posizione preconcetta sull’opera, ma

proprio per la sua importanza economica, insiste perché siano svolte minuziose

indagini storiche su tutte le esondazioni e frane che hanno interessato la Valle Soana

e un’indagine sismica del territorio. «Indagini – conclude Raffele Costa – che dovranno

essere svolte da esperti indipendenti rifuggendo da incarichi a professionisti che

operano per le stesse grandi società che verranno poi chiamate a realizzare l’opera,

in un conflitto se non di interessi almeno di trasparenza e di imparzialità.

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