Correre la maratona più famosa del mondo per raccogliere fondi a favore di alcune associazioni. E’
questo l’obiettivo che si sono posti Luca Verzoletto, Marco Conte e Valeria Bergadano: i tre
atleti saranno al via domenica 6 novembre della TCS New York City Marathon che si annuncia su
numeri simili a quelli pre pandemia. Da Staten Island infatti saranno oltre 50mila i maratoneti
pronti ad attraversare i cinque distretti della City, per raggiungere, dopo i classici 42km e 195 metri,
il traguardo posto a Central Park.
“E’ partito tutto un anno e mezzo fa – racconta Valeria Bergadano, nella vita di tutti i giorni
osteopata -. Dovevo correrla da sola, poi per motivi legati al Covid-19 la mia partecipazione è stata
rinviata. Parlando della maratona con alcuni amici si sono aggiunti anche Luca e Marco, che hanno
sposato subito il progetto”.
Finora il trio biellese ha raccolto diverse migliaia di euro, provenienti sia dalle persone, sia dalle
ditte, che hanno messo dai 200 ai 500 euro. “E’ una finta sponsorizzazione con obiettivo la
solidarietà – dicono Conte e Verzoletto, rispettivamente decoratore e titolare di un bar/tabaccheria -.
Creeremo una divisa con i loghi delle aziende che ci hanno supportato. Al momento ne abbiamo
una decina e speriamo di aumentare ancora questo numero”.
Il ricavato sarà devoluto in parte al progetto “Slums Dunk”, che mira a migliorare le condizioni di
vita dei bambini e dei giovani che vivono nelle aree economicamente e socialmente degradate del
mondo, lanciato da alcuni ragazzi che giocano a basket. “Crediamo che la pallacanestro possa
essere un potente strumento per migliorare le condizioni di vita di quei bambini e ragazzi che
vivono in contesti di svantaggio sociale, fragilità e discriminazione. Noi abbiamo aderito al progetto
Cambodgia, dove sono già stati durante l’estate Bruno Cerella e Tommaso Marino, fondatori di
questa Onlus, a mettere le fondamenta di quello che speriamo possa diventare una realtà”. I dettagli
li potete trovare sulle loro pagine social Slums Dunk.
Il secondo è il progetto “Pandora” di Massazza e prevede l’aiuto a cani che non trovano una
famiglia. “Pandora” è nato nel 2015 e si rivolge ai “cani dai bisogni speciali”: malati, anziani,
convalescenti, con piccoli problemi di aggressività. Insomma, cani che hanno bisogno di speranza e
di una nuova occasione. L’obiettivo è quello di reinserirli in una famiglia che possa seguirli
consapevolmente.
Sulla pagina instagram “run_to_bi_g_apple” si può trovare un link che consente di effettuare
direttamente la donazione a Slums Dunk e anche l’elenco di una serie di attività sparse in città che
hanno aderito al progetto, ospitando delle “cassette” in cui lasciare la donazione per il progetto
Pandora. Come anche i contatti dei tre ragazzi, per chi volesse “sponsorizzare”.
“L’obiettivo tecnico è quello di rimanere sotto le quattro ore, ma la cosa più importante –
concludono i tre runners biellesi – è quello di aiutare queste associazioni, correndo anche per chi
non può farlo.”
Biella, alla Maratona di New York dalla città laniera per raccogliere fondi
Devi essere connesso per inviare un commento.
+ There are no comments
Add yours