di Massimo Iaretti
Ci sono notizie che non vorresti mai dare, mai scrivere. E questa è una di quelle: Filippo Salvatore Castello non c’è più, se n’è andato, improvvisamente, a soli 53 anni. Docente di discipline giuridiche ed economiche insegnava all’Istituto Gae Aulenti di Biella ma era molto conosciuto anche nel Vercellese avendo insegnato alcuni anni anche all’Istituto Calamandrei di Crescentino. Originario di Nicosia in Provincia di Enna, viveva da diversi anni in Piemonte, se n’è andato, lasciando la moglie Laura, impiegata comunale a Pralungo, la mamma, i fratelli.
La notizia della sua scomparsa ha lasciato tutti increduli, sottoscritto compreso, avvisato da una telefonata della sua consorte. Filippo voglio ricordarlo com’era: un Uomo Buono, Generoso, ALtruista, un insegnante preparato attento alle esigenze dei suoi allievi, come ho potuto vedere di persona, un collega sempre disponibile con tutti, sempre sorridente, sempre al suo posto.
Con Lui non perdo solo un collega ma anche e soprattutto un Amico, uno di quegli Amici che, anche se non ti frequenti sempre, lo scrivi con la A maiuscola.
Ci siamo conosciuti nel 2014 al Percorso Abilitante Speciale a Torino che ci ha portati entrambi, con altri, all’abilitazione prima e al ruolo poi. E dopo che, per alcuni anni ci eravamo sentiti, proprio nell’anno del maledetto Covid-19, ci siamo rincontrati a Crescentino al Calamandrei, dove lui era già stato l’anno prima. Poi l’anno dopo dovette trasferirsi a Mondovì prima di tornare nel Biellese ma anche allora i legami, seppur allentati, non si persero.
La nostra amicizia risaliva come detto poc’anzi ai tempi del Pas, il Percorso abilitante, più di una volta al ritorno gli ho dato un passaggio in auto sino a Santhià dove riprendeva la sua, parcheggiata vicino alla stazione per venire a Torino in treno. E ogni volta, scherzando, nel mio improbabile siciliano,annunciando la partenza dall’aula del Campus Einaudi, lo chiamavo con un ‘Amuninne Castello’.
Un altro ricordo è la copia che mi fece prendere in Sicilia (credo da Laura) del Coriolano della Floresta di Natoli dopo che l’avevo cercata per mari e per monti.
E poi ci sono le tantissime volte che abbiamo scherzato a scuola, quando mi diede un passaggio a Crescentino per prendere la mia auto sotto una pioggia battente, lui al volante ed io dietro con mascherina nell’inverno 2020/21 in tempo di Covid-19, o le poche, ma bellissime, volte che ci siamo trovati a tavola insieme.
L’ultima è stata nella tardissima primavera dello scorso anno, un simpatico pranzo nel Vercellese .
Il rosario sarà recitato domenica 25 nella chiesa di San Filippo a Biella alle 17,30, mentre il funerale, affidato alle onoranze funebri Defabianis, sarà lunedì 26 alle 15,30 nella stessa chiesa.
Non vorrei aggiungere altro, perché in questi momenti, purtroppo non c’è altro da aggiungere se non il silenzio; Ti dico solo Ciao Filippo, Uomo Buono, Generoso e Amico. Spero davvero che quello che hai dato in Terra, ed è stato tanto, Ti sia ricompensato in Cielo o ovunque Tu sia. Ciao
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