L’Amministrazione Comunale, insieme al curatore Giuseppe Bertero, già responsabile
delle precedenti mostre, hanno stabilito di dedicare la sessantaduesima edizione della
Mostra della Ceramica alla Città di Faenza, a tutti i amici faentini e a quelli dell’intera
l’Emilia e Romagna colpiti dalla recente, devastante e tragica alluvione. Un atto dovuto
come concreto segno di solidarietà. L’evento è stato presentato giovedì mattina al Grattacielo della Regione presenti il sindaco di Castellamonte, Pasquale Mario Mazza e il curatore
La Città di Castellamonte, il Canavese, la Città Metropolitana di Torino e la Regione
Piemonte attendono ogni anno, con grande curiosità e interesse questa Mostra della
Ceramica, una manifestazione unica nel suo genere, caratterizzata da molteplici ed
articolate esposizioni distribuite su tutto il territorio. Esposizioni che spaziano dalle famose
stufe in ceramica, passando dalla scultura e dal design per arrivare all’artigianato
tradizionale.
Fra le molte iniziative si torna a proporre il progetto “ritorno alla rotonda antonelliana”
che nelle passate edizioni ha riscosso un grandissimo successo durante tutto il periodo
dell’esposizione ma anche ben oltre il termine della mostra. In questo spazio suggestivo è
prevista l’esposizione di grandi e medie opere realizzate dagli artisti di Castellamonte,
Faenza, della “Baia della Ceramica” (Savona, Albissola Marina, Albisola Superiore e Celle
Ligure), Lucca, Roma, Montelupo Fiorentino e dalla Francia. Un’occasione prestigiosa per
gettare uno “sguardo” aggiornato sulla contemporaneità della scultura in ceramica.
Fra le arcate del Palazzo Antonelli, sede del Comune, saranno esposte le famose stufe di
Castellamonte sia quelle della tradizione che quelle contemporanee di squisita fattura e
sempre più famose nel mondo, che si confermano uno dei simboli della Città.
Al piano terra del prestigioso Palazzo Botton, recentemente restaurato, la mostra si apre
con una particolare dedica a “Castellamonte: terra, arte, vita”. Per l’arte un particolare
omaggio è rivolto ad un artista molto noto ed ammirato, Angelo Pusterla, le cui opere
riprendono il tema della terracotta nel suo naturale colore appena ravvivato da patinature
trasparenti.
Su questo stesso piano è allestita la mostra delle opere selezionate per il concorso
internazionale “ceramics in love 2023”. Il concorso, che giunge quest’anno alla sua
quinta edizione, raccoglie un insieme di opere di grandissimo interesse estetico, 130 il
numero delle opere provenienti dall’Italia e da ben 22 diverse nazioni del mondo.
Fin dalle sue origini il concorso si è posto l’obiettivo di accogliere e consentire ad un nutrito
numero di artisti italiani e stranieri di poter mostrare la loro creatività sulla ribalta del
prestigioso palcoscenico della Mostra di Castellamonte.
Al piano nobile del Palazzo Botton, è allestita la mostra dell’artista faentino Mirco
Denicolò con le sue particolarissime “ceramiche” frutto del suo soggiorno a
Castellamonte. Le opere sono commentate da 16 disegni. Nella medesima sala anche le
opere degli studenti del Liceo Artistico Statale “Felice “Faccio” realizzate durante uno
stage condotto dallo stesso Mirco Denicolò insieme ai docenti della sezione design della
ceramica nell’anno scolastico 2019/2020.
Sul medesimo piano si torva la mostra omaggio al Marocco, alla sua splendida e
sfavillante ceramica. Un omaggio caldeggiato dall’Amministrazione della Città, con il
patrocinio dell’Ambasciata del Marocco a Roma dal suo Ambasciatore S.E. Youssef
BALLA. Un omaggio rivolto alla numerosa comunità marocchina presente sul territorio
castellamontese e canavesano.
Ancora al piano nobile:
Nell’ambito della collaborazione nata fra le Tre terre Canavesane e la città di Matera, l’
installazione di Damiana Spoto e Raffaele Pentasuglia “Attraversamento meridiano”.
Un’opera dal carattere fortemente identitario della Basilicata, pensata per evocare il
concetto di ponte. Una terra attraversata ogni anno da grandi carovane di mucche
podoliche che collegano territori molto diversi come i calanchi o l’altopiano della Murgia
che richiamano paesaggi nordafricani. Le stampe dei tessuti racconteranno di questo
territorio e dei suoi cambiamenti insieme ai bovini grandi e bianchi che lo attraversano.
Sculture in terraglia terracotta patinata e teli in fibra di latte stampati.
La scuola di Castellamonte dall’infanzia al liceo artistico sarà presente con i lavori in
ceramica realizzati dai bambini e dagli studenti delle diverse classi con la terra rossa che
tanto identifica il nostro territorio.
Al secondo piano del Centro Congressi Piero Martinetti, sarà ospitata la Collezione
permanente delle “ceramiche sonore”, ovvero i fischietti in terracotta provenienti da
tutte le parti del mondo raccolti dal grande ceramista Mario Giani noto a tutti come CLIZIA
e da lui donati alla città. Nella medesima Collezione sono esposti altresì i fischietti del
primo concorso “Ceramiche Sonore”2022.
Nella stessa sede espositiva faranno bella mostra i fischietti in terracotta del recente
concorso “Ceramiche sonore” 2023, con opere provenienti da tutta Italia e anche dalla
Polonia, 50 gli artisti con ottanta opere.
Al primo piano è esposto l’ampio e articolato progetto di restyling della rotonda
antonelliana realizzato dagli studenti della Facoltà di architettura di Torino, già allievi del
Liceo Artistico Statale “Renato Cottini”. Un progetto volto al futuro per una maggior
fruibilità dello spazio visto soprattutto come luogo d’incontro, ma anche per sostare
all’ombra degli alberi e ammirare opere d’arte.
Al piano terra del Centro Congressi Martinetti, come buona consuetudine, il CNA propone
le sue ceramiche da “indossare”.
Per questa 62 a Edizione della Mostra il manifesto è stato creato da Guglielmo Marthyn con
immagini molto colorate e fluttuanti nello spazio.
Anche per l’edizione di quest’anno sono confermati i punti espositivi privati che da sempre
accompagnano il percorso ufficiale della mostra.
La storica Fornace Pagliero 1814 vede tra le sue mura la presenza della mostra
Kéramos della Galleria Gulli di Savona, una personale dell’artista Nino Ventura e
un’esposizione delle opere dell’Associazione Artisti della Ceramica in Castellamonte.
Al Cantiere delle Arti si potranno ammirare le ceramiche artistiche di Sandra Baruzzi,
Guglielmo Marthyn e Davide Quagliolo, raccolte nelle collezioni “Sussurro della Terra” e
“Sinfonie”.
La Casa della Musica ospita invece una personale di Brenno Pesci, dal titolo
“Musicanti”.
Saranno ovviamente aperte e visitabili le aziende e le botteghe dei ceramisti
castellamontesi, quali la ditta “La Castellamonte” di Roberto Perino, le “ Ceramiche
Castellamonte” di Elisa Giampietro, le “ Ceramiche Camerlo”, di Corrado Camerlo e le
“Ceramiche Grandinetti”, di Maurizio Grandinetti, luoghi dove si potranno approfondire le
tecniche di realizzazione dei manufatti in ceramica e acquistare oggetti e opere dalle più
svariate fattezze.
LA 62 a MOSTRA DELLA CERAMICA DI CASTELLAMONTE SARÀ
INAUGURATA SABATO 19 AGOSTO ALLE ORE 17 IN PIAZZA MARTIRI
DELLA LIBERTÀ.
Orari della mostra dal martedì al venerdì ore 16, 00 – 20,00; sabato e domenica dalle ore
10,00 alle 20,00. Ingresso libero.
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