di Massimo Iaretti
Nell’aria del Teatrino civico di Chivasso sabato sera sono aleggiate le parole e il pensiero di due figure che hanno dato molto alla cultura, all’arte, e dallo spettacolo italiano e che, purtroppo, non ci sono più: Fabrizio De Andrè che se n’è andato nel 1999 e Michela Murgia che ha terminato il suo cammino terreno nel 2023.
In scena c’era “Saper leggere il libro del mondo”, primo evento organizzato dalla associazione Meraki Aps, nata il 4 aprile del 2024 per impulso di 12 soci fondatori: Meraki è una parola greca che sta a significare ‘fare qualcosa con l’anima, la creatività, quando si mette il tutto se stesso in ciò che si sta facendo’, in questo caso musica, inclusione, condivisione. Il presidente è Giuseppe Guccione di Mazzè e anche alcuni degli altri soci sono del Canavesano
Il compito di portare sul palco parole e musica è toccato alla Folaghe Band che ha proposto, appunto, un concerto tributo con musiche del ‘Faber’ e testi di Michela Murgia.
Complessivamente la Folaghe Band, che ha in Gianluca Chimienti, voce e chitarra, il suo asse portante, ha tenuto il palco per due ore e mezzo, proponendo brani del cantautore genovese, intercalati da letture di Michela Murgia, con un’apertura e una scelta di pezzi che è andata da Lp quali ‘Storia di un impiegato’, ‘La Buona Novella’, ‘Non al denaro né all’amore né al cielo’, ‘Rimini’ , ‘Creuza de ma’, solo per citarne alcuni e non tutti, raccogliendo sempre un applauso convinto dal pubblico che li ha richiamati sul palco con un lungo, lunghissimo applauso per ascoltare poi ‘Il Pescatore’.
Tutti belli e molto partecipati da chi li ha suonati ed ascoltati i brani ma – a titolo personale – un plauso per le esecuzioni di ‘Volta la carta’ , ‘Coda di lupo’ e ‘Andrea’.

Il progetto Folaghe nasce nel 2022. Flaminia, Stefano, Ulliano, Marco, Pierluigi, Giorgio e Gianluca fondano la band in onore di Fabrizio De Andrè, uno dei massimi esponenti della musica e della poesia italiana. Nei loro live ripropongono i più grandi successi del cantautore genovese insieme ad alcune rarità note generalmente soltanto ai fan più accaniti. Salgono sul palco per risuonare le musiche di un artista che ha saputo trasformare le strofe dei suoi brani in amichevoli e dolci compagni di viaggio, leggere come le folaghe in volo ma in grado di smuovere le coscienze in un coro di vibrante protesta.
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