La Mostra giorno per giorno – 1
Ed ecco arrivato Il giorno tanto atteso: la cerimonia di apertura della 82^ Mostra internazionale di Arte Cinematografica di Venezia. Red carpet, ressa di pubblico e fotografi, interviste e poi via, tutti in sala. I protagonisti della serata sono due registi: il tedesco Werner Herzog che riceve il Leone d’oro alla carriera (https://italiasara.it/2025/08/28/cinema-venezia82-il-leone-doro-alla-carriera-a-werner-herzog/) e l’italiano Paolo Sorrentino che presenta in concorso il suo ultimo film “La grazia”. Ma al centro di questa serata inaugurale c’è un terzo protagonista che non compare di persona ma aleggia nell’aria con le sue parole e il suo ruolo istituzionale ed è il Presidente della Repubblica. Sì, proprio lui, questa figura che per molti italiani rappresenta un punto di riferimento importante, un punto di equilibrio.
Il Presidente Sergio Mattarella, invitato alla cerimonia dalla conduttrice Emanuela Fanelli, nel rispondere con garbo e ironia per declinare l’invito non manca di sottolineare l’importanza del cinema scrivendo: «il cinema è parte essenziale della cultura italiana e ne esprime, nel mondo, il genio; trasmette e consolida bellezza, speranza, valori. Il contributo del cinema è particolarmente prezioso in questo periodo nella vita del mondo che manifesta sovente il bisogno di recuperare solidità culturale e senso di umana solidarietà».
La figura del Presidente della Repubblica la troviamo poi nel film di Sorrentino “La grazia” scelto fra i film in concorso per aprire questa 82^ Mostra, accolto con otto minuti di applausi e un vasto consenso da parte della critica. Il Presidente, interpretato da Toni Servillo, non è riferito ad una persona specifica ma incarna il ruolo stesso che nello svolgimento delle sue mansioni deve affrontare un dilemma etico: concedere o no la grazia a una donna che ha ucciso il marito che la picchiava e a un uomo che ha scelto di togliere la vita alla moglie malata di Alzheimer.
Coltivare il dubbio nell’affrontare le scelte della vita è il messaggio che traspare nel racconto di Sorrentino, qui tornato ad uno stile più sobrio e meno simbolico rispetto alle sue opere più recenti. «La grazia – ha commentato il regista in conferenza stampa – è un atteggiamento anche amoroso nei confronti della vita. È un Presidente della Repubblica che ama la moglie, la figlia, i valori della politica. Spero che il mio film possa riportare l’attenzione su un tema come l’eutanasia».
Nel commentare il suo ruolo di figlia Anna Ferzetti, sottolinea di aver tratto ispirazione dal suo vissuto personale nel rapporto con un padre importante e ingombrante, l’attore Gabriele Ferzetti.
Il film sarà distribuito nelle sale italiane a partire dal gennaio 2026.
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