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Lunedì mattina la Quarta Commissione del Consiglio regionale, presieduta da Alessandro Stecco, ha ricevuto in audizione Davide Pieruccini e Lidia Perotti del gruppo consigliare Cuorgnè C’è componente di opposizione in quel Comune. I due consiglieri erano stati i primi firmatari di una petizione, che ha raccolto 3232 adesioni, che chiedeva la riapertura del pronto soccorso dell’ospedale di Cuorgné.
Davanti alla Commissione presente quasi al completo, i due primo firmatari hanno ribadito le motivazioni che li hanno portati a mettere in campo l’iniziativa: la scopertura di un territorio ampio e in gran parte montano, la presenza di aziende metalmeccaniche che potrebbero necessitare di pronto intervento, la vicinanza al Parco del Gran Paradiso e il fatto che una persona potrebbe avere necessità e il fatto che da Ceresole a Courgnè c’è già una discreta distanza che si amplia se l’infortunato deve poi essere portato a Ivrea o Caluso. E’ stato anche ricordato che prima dell’avvento del Covid il pronto soccorso aveva 19mila ingressi all’anno e che questi non sono spariti. La petizione è stata discussa a distanza di quasi un anno dalla sua consegna al Consiglio, avvenuta il 27 ottobre 2022. Tra le domande poste ai due primi firmatari anche che indicazioni pensavano di fare, con la risposta che la petizione è stata occasione per sentire il punto di vista delle gente e anche di alcuni sanitari. Pieruccini e Perotti in una successiva nota spiegano che “Il nostro impegno non finisce qui, ma, insieme al Comitato Difesa Sanità del Canavese, vigileremo e manterremo alta l’attenzione, affinché agli annunci seguano i fatti (il canavese ha conosciuto in questi anni troppe promesse tradite), a cominciare da dotare il Ps del personale necessario a garantire il servizio H24, senza ricorrere ai soliti “gettonisti” come avviene in troppi casi nella nostra Regione».
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