Giuseppe Prosio non c’è più: una perdita per il Monferrato, il giornalismo, la cultura, lo sport

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di Massimo Iaretti

Ci sono notizie che non ti lasciano indifferente. E la scomparsa di Giuseppe Prosio è una di quelle. Vai nella tua edicola acquisti il giornale e leggi di sfuggita che Beppe Prosio non c’è più dal 4 gennaio. Aveva 75 anni, ci conoscevamo da quaranta, da quando – correva l’anno 1984 – dopo due anni di cronaca giudiziaria facevo il corrispondente per il giornale diocesano di Casale Monferrato ‘La Vita Casalese’ da Moncalvo. Non ci siamo frequentati moltissimo ma di lui ho tanti ricordi legati a quel periodo, come quando una volta, durante una giornata piovosa, in un’iniziativa dell’Acquedotto del Monferrato andò letteralmente ad impantanarsi nel fango. O quando, citando le ‘cosce ben tornite di Stella Carnacina’ in scen a Moncalvo auspicò che non scandalizzassero nessuno come era avvenuto quando c’era stata l’inaugurazione del Teatro Municipale di Moncalvo con il Faustus che vide un nudo integrale (meno le calzi ai piedi) di un’attrice. Ma Giuseppe va ricordato soprattutto come giornalista, fotografo, uomo di cultura. Corrispondente della Gazzetta del Popolo, della Stampa, del Monferrato ha raccontato per anni non solo la sua Moncalvo, dove era nato, ma l’intera zona, e soprattutto il mondo del tamburello, della pallapugno ed il Teatro di cui era un cultore appassionatissimo. E’ stato anche consigliere comunale e presidente della Commissione del Centro Civico Montanari, carica che ricopriva attualmente anche se raggio d’azione di questo organismo era diminuito nel tempo, direttore del Teatro Comunale dal 1990 al 1995. Come fotografo, poi, ha regalato delle splendide foto a sport quali tamburello e pallapugno, il ‘balon’ della tradizione piemontese alla quale è sempre stato fortemente legato. Aggiungo soltanto che in tanti anni ho sempre avuto con lui un rapporto di buona e cordiale amicizia, con un collega che se avevi bisogno di qualcosa (ed era reciproco) rispondeva sempre e comunque. Moncalvo e il Monferrato, la cultura, gli sport sferistici, hanno perso con la sua persona un valido esponente. L’auspicio è che presto e bene si trovi il modo per perpetrarne il ricordo.

Lascia la moglie Annalisa e il fratello Giancarlo.

E nel chiudere semplicemente dico: ciao Giuseppe

Nella foto (Giuseppe Prosio è il primo a destra) un momento della serata del Lions Club Valcerrina a San Candido di Murisengo in cui 120 campioni del ‘tambass’ furono ospiti a cena a ricevettero una medaglia tricolore.

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