I vigneti eroici della Dora Baltea canavesana con le loro pergole, i pilun in pietra e calce e i balmetti scavati nella roccia fra le ripide pendici del Mombarone e la Serra di Ivrea, diventano patrimonio nazionale del paesaggio rurale. Un decreto firmato ieri dal Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida ha iscritto i “Paesaggi Terrazzati Viticoli e Agricoli del Mombarone” al Registro nazionale del paesaggio rurale, delle pratiche agricole e conoscenze tradizionali.
Si tratta del primo sito del Piemonte a venire ammesso al prestigioso registro tenuto del Masaf, che dal 2012 riunisce e tutela i più peculiari paesaggi rurali tradizionali o di interesse storico, le pratiche e le conoscenze tradizionali correlate della nostra Nazione.
Il dossier di candidatura dei “Paesaggi Terrazzati Viticoli e Agricoli del Mombarone” era stato presentato al Masaf nell’aprile 2022 dall’Unione Montana Mombarone in qualità di Ente capofila, che riunisce i Comuni di Andrate, Carema, Nomaglio e Settimo Vittone. La prima scheda di proposta era partita fin dal 2018 con capofila il Comune di Carema.
Esprime grande soddisfazione il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio: «L’iscrizione nel registro nazionale è un grande orgoglio e ringrazio il ministro Francesco Lollobrigida per raccolto l’istanza giunta dal territorio affinché fosse riconosciuto l’unicità di un paesaggio e della sua vocazione agricola e rurale come patrimonio collettivo. È il primo sito in Piemonte ad entrare in questo elenco e conferma l’attenzione verso il nostro ambiente e il nostro territorio. Mi fa particolarmente piacere che questo riconoscimento avvenga proprio quest’anno, nel quale festeggiamo il decennale di Langhe Monferrato e Roero patrimonio Unesco. Quella della tutela del nostro patrimonio naturale è una strada tracciata sulla quale vogliamo continuare a investire perché la qualità di una comunità si mostra anche nella sua capacità di custodire e valorizzare il territorio in cui abita. MI auguro che questo esempio sia di stimolo a nuove candidature che portino altri paesaggi rurali piemontesi a ottenere il riconoscimento che meritano».
Sottolinea l’Assessore al Commercio, Agricoltura e cibo, Caccia e pesca, Parchi della Regione Piemonte, Paolo Bongioanni: «È significativo che il primo paesaggio rurale piemontese riconosciuto sia proprio legato alla cultura materiale della vite e del vino, uno dei grandi ambasciatori del Piemonte nel mondo. Sono certo che il riconoscimento darà un’ulteriore spinta alla valorizzazione turistica ed enogastronomica di quello splendido scorcio di Piemonte, che entra ancora di più tra i fiori all’occhiello della nostra promozione».
I vigneti del Mombarone vanno così a raggiungere altri 36 paesaggi italiani leggendari come le colline del Prosecco di Conegliano, i muretti a secco di Pantelleria, i terrazzamenti delle Cinque Terre, le colline di Pienza e Montepulciano
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