Ivrea, appello del presidio per la Pace: Beit Ummar, la Cisgiordania è una bomba ad orologeria

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Singoli e associazioni del Presidio per la Pace di Ivrea hanno inoltrato al sindaco ed alla giunta della città dalle Rosse Torri un documento che riguarda la gemella Biet Ummar in Cisgiordania:

La Cisgiordania è diventata una bomba a orologeria.
Nessun lavoro, nessun denaro.                                             
Niente acqua, niente cibo.
Cancelli chiusi, strade vuote.
Psiche distrutte, volti pallidi.
I debiti hanno sommerso la gente.
La povertà ormai colpisce tutti.
L’ansia non abbandona nessuno.
L’attesa è diventata un pericolo.
La Cisgiordania è in uno stato di squilibrio.
Nessun segnale incoraggiante.
Prego Dio per la salvezza e la pace.

(Beit Ummar, 28 luglio 2025, messaggio firmato)

Precipitano le condizioni di vita a Beit Ummar, città della Cisgiordania, gemella di Ivrea. La popolazione palestinese è vittima dell’impennata di attacchi e violazioni da parte dei coloni israeliani appoggiati dall’esercito regolare. In tutta la Cisgiordania è emergenza civile e umanitaria.

Riceviamo quotidianamente notizie agghiaccianti. L’esaltazione e la ferocia dei coloni non hanno limiti. La popolazione di Beit Ummar (come di tutta la Cisgiordania) è allo stremo, se non colpita è comunque traumatizzata, i bambini in particolare, per i continui attacchi gratuiti e violentissimi, per la ferocia ai check point. I palestinesi sono prigionieri in costante pericolo di vita nella loro terra, nelle loro case. E il mondo sta a guardare.

A fronte del precipitare della situazione a Beit Ummar, come in tutta la Cisgiordania, anche in vista della 48ª Giornata internazionale ONU di solidarietà con il popolo palestinese, il 29 novembre prossimo

CHIEDIAMO:

·    alle istituzioni, a partire dal Comune di Ivrea, gemellato con Beit Ummar dal 2002, di:

o  scrivere nuovamente alla Presidente del Consiglio, al Ministro degli esteri e al Presidente della Repubblica affinché muovano i canali diplomatici per chiedere ragione della violenza degli occupanti e dell’esercito regolare contro la popolazione di Beit Ummar, come in tutta la Cisgiordania, ancora a Gaza;

o  coinvolgere l’Ambasciata di Israele in Italia;

o  testimoniare il gemellaggio con cartelli alle porte di Ivrea che riportano “Città gemellata con Beit Ummar” con accanto la bandiera della Palestina;

·   agli organi di stampa di dare la massima visibilità delle condizioni di vita a Beit Ummar e in tutta la Cisgiordania. Si stanno violando continuamente diritti internazionali e umani;

·  alle cittadine e ai cittadini eporediesi e dell’Eporediese di tenera alta l’attenzione su Beit Ummar e di farsi parte attiva nelle iniziative di solidarietà e denuncia.S

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