Ivrea, il Carnevale come modello di governance e sostenibilità

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Si è conclusa con straordinario successo l’edizione 2025 dello Storico Carnevale di Ivrea, un evento
sempre più atteso e di richiamo internazionale. La manifestazione con il tempo è diventata un
esempio di eccellenza organizzativa e di grande sensibilità verso le tematiche ambientali.
La preparazione dell’evento si sviluppa in un crescendo di emozioni e attività durante tutto l’anno,
partendo dal 6 gennaio e culminando in una serie di manifestazioni che accrescono progressivamente
l’attesa fino ai tre giorni della straordinaria battaglia delle arance. Questo percorso richiede un’ottima
coordinazione tra tutti i soggetti coinvolti; la Società Canavesana Servizi, in collaborazione con il
Comune e la Fondazione dello Storico Carnevale di Ivrea, svolge un ruolo fondamentale, dedicandosi
con impegno e professionalità per garantire il successo di ogni fase dell’evento nella sua competenza.
Il Sindaco di Ivrea, Matteo Chiantore, racconta come “in un contesto in cui la collaborazione locale è
essenziale per la crescita sostenibile dei territori, l’alleanza tra il Comune di Ivrea, la Fondazione dello
Storico Carnevale di Ivrea e la Società Canavesana Servizi si distingue come un modello di governance
efficace di rete per valorizzare le risorse della città. Grazie all’impegno collettivo è stato possibile offrire
a cittadini e turisti un’esperienza unica, immersa in un ambiente accogliente e ricco di tradizione.
Tutto questo comporta per il Comune uno sforzo economico considerevole la cui ricaduta positiva va
sia a vantaggio della cittadinanza che delle attività economiche che possono tornare a vivere la città in
tempi brevissimi.
Ritengo che l’esempio di questa collaborazione sia un importante modello che la nostra città deve
perseguire anche in altri settori di interesse collettivo. Uno di questi, di centrale importanza è la
promozione della nostra città a cui stiamo dedicando pensieri, energie e risorse. ”
La Fondazione dello Storico Carnevale, attraverso il suo Presidente, Alberto Alma,. “Ancora una volta il
Carnevale di Ivrea si conferma una manifestazione unica al mondo per la sua storia secolare e il suo
significato, oltre a essere un modello virtuoso di gestione e sostenibilità capace di coniugare tradizione
e innovazione. Il lavoro straordinario svolto da Società Canavesana Servizi dimostra come un evento di
tale portata possa essere gestito in modo efficiente garantendo ordine, pulizia e rispetto per l’ambiente
senza perdere il suo valore culturale e identitario.
Ciò che rende speciale questo Carnevale è il coinvolgimento dell’intera comunità: dagli aranceri ai
cittadini, fino alle istituzioni, sempre più attive nel renderlo sostenibile.
Uno sforzo non indifferente che implica costi maggiori, ma che tutti, con senso civico e responsabilità,
hanno adottato nell’interesse della manifestazione, della città e del futuro. È grazie all’impegno di tutti
che ogni anno riusciamo a realizzare una festa straordinaria. Negli ultimi anni abbiamo rafforzato il
nostro impegno per un Carnevale più sostenibile adottando una politica concreta di riduzione
dell’impatto ambientale: utilizziamo carta riciclata certificata e stoviglie biodegradabili, limitando la
plastica monouso e promuovendo una gestione più responsabile dei rifiuti. Quest’anno abbiamo
introdotto il ‘bicchiere del Carnevale’, riutilizzabile e simbolico, per ridurre ulteriormente i rifiuti.
Non possiamo poi dimenticare l’impatto economico e turistico di questa manifestazione. Un Carnevale
organizzato con efficienza e rispetto per la città attira visitatori da tutta Italia e dall’estero, contribuendo
allo sviluppo del territorio e offrendo opportunità concrete alle attività locali. Un evento che sa

rinnovarsi, migliorando anno dopo anno la propria sostenibilità, diventa anche un modello da
esportare, un esempio di come si possano gestire al meglio grandi eventi senza compromettere il
benessere della città e di chi la vive.


Il percorso è ancora lungo e complesso, ma siamo determinati: questa è la strada giusta”.
E proprio questo impegno concreto in un’ottica di maggiore sostenibilità e riduzione dell’impatto
ambientale ha portato, ad esempio a posizionare, ovunque possibile e le norme sulla sicurezza lo
consentissero, i contenitori per effettuare la raccolta differenziata per ridurre e contenere l’impatto
ambientale della manifestazione. Sono stati movimentati complessivamente 181 contenitori,
posizionati nei diversi eventi, per permettere la separazione di vetro, carta, indifferenziato, imballaggi
in plastica e metallo, organico e vetro. Grazie anche alla collaborazione delle squadre di aranceri e dei
gruppi di volontari che costituiscono un anello fondamentale che permette il concretizzarsi di questa
manifestazione, abbiamo potuto avviare al riciclo e recupero i diversi materiali differenziati.
Grande impegno anche dal punto di vista delle persone impegnate ogni giorno nello svolgimento
dei diversi servizi.
Sono 68 gli operatori che hanno lavorato per 5 ore e mezza ogni giorno per oltre 1.100 ore complessive
nella raccolta e trasporto delle arance e delle cassette di legno utilizzate per custodire le arance prima
e durante la battaglia, nello svuotamento dei cestini/sacchetti e nello spazzamento delle vie cittadine.
Il lavoro degli operatori è sicuramente stato agevolato dal supporto di un parco mezzi sempre più
efficiente e tecnologico con 13 veicoli destinati alla raccolta di indifferenziato e arance, 5 compattatori
utilizzati per ridurre volumetricamente indifferenziato e cassette di legno e 7 camion per il trasporto dei
rifiuti nella sede di SCS. E poi 6 spazzatrici e 9 trattori per la pulizia delle arance, 4 ragni per la raccolta
delle cassette che si sono suddivisi nelle 4 piazze della città.
“Ogni anno ci stupiamo di come si riesca in brevissimo tempo e con ritmi serratissimi a pulire e
sistemare completamente la città, racconta il Direttore Generale di Società Canavesana Servizi l’Ing.
Andrea Grigolon, ma, in realtà, questo risultato non è il frutto di una casualità di intenti. Siamo tutti noi
che con l’impegno, la capacità di progettare e programmare il lavoro, la competenza che abbiamo
maturato negli anni, l’orgoglio nel voler far sì che la città sia pulita ogni giorno, rendiamo tutto questo
possibile. E, ovviamente, è fondamentale la sinergia che si crea con tutti gli attori coinvolti nella
complessa macchina organizzativa dal Comune, alle Forze dell’ordine, alla Fondazione, alle
associazioni che ci permettono di svolgere la nostra attività nelle piazze e prepararle per una nuova
giornata o un nuovo evento nel programma.”
Che questa sia stata un’edizione dai grandi numeri ce lo dicono anche i rifiuti raccolti nelle piazze.
Le arance sono ulteriormente aumentate rispetto al 2024 di 16.000 kg (da circa 715.000 siamo saliti
a 731.000) con 27 viaggi totali verso i 4 impianti di riciclo e recupero: TERRITORIO E RISORSE SRL a
Santhià (Vercelli) e G.A.I.A. S.P.A. a San Damiano d’Asti, KOSTER Srl a San Nazario Sesia (Novara), ACEA
PINEROLESE INDUSTRIALE S.P.A. a Pinerolo (Torino).
“il processo di trasformazione delle arance del Carnevale rappresenta un perfetto esempio di
economia circolare, spiega il Direttore Generale di Società Canavesana Servizi l’Ing. Andrea Grigolon,
trasformando quanto prodotto nei tre giorni di battaglia in compost, energia rinnovabile elettrica e
termica e in biometano immesso direttamente nelle reti nazionali. La gestione, però, di un quantitativo
così importante di arance concentrato in un brevissimo lasso di tempo comporta non poche difficoltà
negli impianti che ci hanno sempre dimostrato grande disponibilità e capacità di collaborazione,
riuscendo a far fronte anche all’aumento dei quantitativi non preventivabile che si è verificato

quest’anno. Non bisogna dimenticare, infatti, che le arance vanno poi miscelate ai rifiuti organici della
raccolta domestica, proprio per mitigarne l’acidità e consentire la produzione di compost di qualità,
richiedendo, quindi, delle attenzioni maggiori nel processo di conferimento e di gestione in impianto.”
La scelta organizzativa di utilizzare esclusivamente cassette di legno, avviata già dall’anno scorso, ha
permesso, inoltre, di ottimizzare i processi di raccolta, trasporto e smaltimento, riducendo la
frammentazione dei vari materiali in diversi impianti e massimizzando gli spazi di trasbordo in azienda,
prima dell’avvio verso il processo di riciclo. Tutte le cassette sono state inviate all’impianto WOOD
RECYCLING SRL di Grugliasco in 10 viaggi, 3 in più rispetto al 2024, perché anche per il legno il
quantitativo di materiale è aumentato e di ben il 23% rispetto all’anno scorso (quasi 18.000 kg in più
rispetto al 2024). “E anche qui si riesce a dare concreta attuazione al modello di economia circolare,
continua Grigolon, perché le cassette raccolte, debitamente triturate, diventeranno materia prima
seconda da impiegare nella costruzione di scaffali, pannelli e mobili”.

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