Le Ferrovie del Messico di Gian Marco Griffi – Nostra Intervista

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Tempo di lettura:2 Minuti, 6 Secondi

di Massimo Iaretti

Marcel Proust era, oltre che un valente scrittore, anche un investitore e tra i suoi investimenti c’era anche uno nelle ‘Ferrovie del Messico’. L’averlo scoperto è stata la molla per Gian Marco Griffi di titolare così l’opera che nel 2022 l’ha portato alla finale del Premio Strega ottenendo un notevole successo di pubblico e di critica. Lo ha rivelato lo stesso autore nell’ultimo degli incontri primaverili di Libri In Volo organizzato al Parco Tournon di Crescentino nel tardo pomeriggio di venerdì, a cura degli Amici della Biblioteca, accompagnato dalle letture di Silvia Perosino, a sua volte autrice de ‘Le colline di carta’. Al termine abbiamo avuto un piacevole colloquio con Griffi che ha gentilmente risposto alle nostre domande.

Ormai sei conosciuto come l’autore di ‘Ferrovie del Messico’ hai anche altre produzioni letterarie precedenti ?

Avevo scritto un primo libro di racconti nel 2017, ormai fuori commercio, cui ne è seguito un secondo, ‘Inciampi’, nel 2019.

Come ti definisci ?
Scrittore del lunedì, che è il mio giorno libero dal lavoro. Sono scrittore per passione.

Da che cosa è nato ‘Ferrovie del Messico’ ?

L’idea è nata dal fatto che avevo già pezzi di storia che sono andati poi a comporsi come tessere di un puzzle e sono andati a costruirlo.

Quanto tempo hai impiegato a scriverlo ?

Un anno e mezzo / due. Una parte è stata scritta nella seconda parte del lockdown tra novembre 2020 e febbraio 2021 ma ho continuato a scrivere sino a un mese prima della pubblicazione nel 2022

Sei originario di Montemagno e vivi ad Asti. Quanto c’è in Ferrovie del Messico del Monferrato ?

Il Monferrato e la Città di Asti sono i protagonisti assoluti con le città, i paesi, le strade, le vie, le vigne …..

Ci sono alcune parti in piemontese: lingua o dialetto ?

Il mio è il dialetto dei miei nonni.

Hai in cantiere qualche altro libro ?

Sto scrivendo un nuovo romanzo e spero di riuscire a farlo in tempi brevi. SU quale sia l’argomento è troppo prematuro per dire qualsiasi cosa.

Quali sono i tuoi modelli letterari ?

Sono tanti e vanno dal realismo magico, a Carlo Emilio Gadda, Buzzati, Fenoglio, Manganelli solo per citarne alcuni.

Infine, ma fuori intervista, evidenziamo che Gian Marco Griffi nella sua presentazione del libro lo ha definito ‘romanzo d’amore, d’avventura, storico e fantastico, dove c’è la superstizione, la profezia, un viaggio nei topoi letterari’. Un libro che è bene avere, leggere e conservare nella propria libreria.

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