Il cavalcavia di Fornacino, che attraversa l’autostrada Torino – Aosta (ed è di competenza di Ativa la società Autostrada Torino/Ivrea/Aosta) ai confini dei territori comunali di Settimo Torinese e di Leinì è una struttura strategica nei collegamenti di questa parte della Città Metropolitana in quanto ha una ricaduta, diretta o indiretta, per i collegamenti di diverse zone industriali dell’area: Cebrosa (in territorio di Settimo Torinese), Formolenta (Settimo), Reisina (Leinì e Mappano) oltre naturalmente quella di Fornacino, a cavallo tra Settimo e Leinì.

Nato negli anni Cinquanta, competenza della società proprietaria dell’autostrada, quando il traffico era nettamente inferiore ai volumi attuali, oggi è attraversato da centinaia di veicoli. “Di conseguenza ha una dimensione ridotta della carreggiata, una mancanza di attraversamento pedonale o ciclabile il che taglia, di fatto, fuori, la frazione Fornacino”, segnala Stefano Fascio, imprenditore ed esponente autonomista del Movimento Progetto Piemonte ceh ha raccolto la doglianza che viene dalla zona.

“La popolazione – dice ancora – richiede anche un controllo sulla tenuta del manufatto per garantire le necessarie ed indispensabili condizioni di sicurezza”. L’auspicio è che le amministrazioni comunali interessate colgano questo ‘grido di dolore’ affinché vengano presi i provvedimenti necessari su una struttura che ormai non è propriamente al passo con i tempi vista la crescita del traffico veicolare in una zona che, oltre tutto, vede concentrarsi diversi insediamenti produttivi.







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