Locana/San Ponso, doppia presentazione per Storie Curiose del Canavese

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Doppia presentazione del libro”Storie curiose del Canavese “ di Alberto Serena sabato 7 settembre alle ore 17,30  Locana   Via Roma, accanto alla Chiesa di San Francescoe poi a alle ore 21,00 a San Ponso  ore Biblioteca Comunale-Piazza Martiri della libertà 1.

I partecipanti alle presentazioni consegnando al relatore i dati dell’anno e del luogo di nascita del nonno paterno con una loro mail potranno poi ricevere gratuitamente il loro albero genealogico fino alla fine del 1700.

Episodi di vita vissuta, divertenti, tragici o semplicemente curiosi, di vari paesi del Canavese, in cui l’autore racconta episodi di vita vissuta, alcuni divertenti, altri tragici o semplicemente curiosi, come il titolo del libro, che propone cinquantasei racconti nati da fatti curiosi realmente accaduti, tra l’800 e il ‘900, e che coinvolgono il lettore con la loro spontaneità portandoli a leggerli tutti in un fiato.

Dall’indice ne cogliamo alcuni, a partire da un classico canavesano, la iena di San Giorgio, per poi coinvolgere gli “inventori”, più o meno fortunati, come il calderaio costruttore dello scafandro da palombaro, il poeta scienziato realizzatore della sfera metidrica, il Marconi del Canavese e protagonisti del paranormale, come il barbiere che era anche pittore e ipnotizzatore, il postino chiaroveggente, il mago Argo, Carlo Deiro, passato dalla Manifattura alla chiromanzia, il ragazzo dai presunti poteri paranormali e tanti altri.

L’autore spazia con disinvoltura dalle citazioni letterarie (L’osteria della Posta, dove Salgari scrisse “Il re della montagna”) alla rievocazione di antiche attività industriali e artigianali (Quando le penne stilografiche si costruivano a Pont Canavese e L’ultimo magnin di Sparone), ponendo sempre grande attenzione ai protagonisti che esplicano le più diverse attività e sono coinvolti nelle vicende più disparate. Episodi di politica paesana (La figlia del Podestà a scuola con la figlia del futuro sindaco comunista), commoventi (I gemelli siamesi vittime del cinismo di fine Ottocento), curiosi (Il bigamo smemorato), fino allo squilibrio criminale (La folle tragedia dell’“americano”).

Ogni episodio suscita un vivo interesse, perché sa attirare l’attenzione grazie alla sua singolarità, novità, rarità o stranezza e viene raccontato come fosse appena successo con il comune denominatore della curiosità mista alla semplicità, che porta il lettore sul luogo dell’evento.

Valore aggiunto di “Storie curiose del Canavese” è la prefazione di Giancarla Minuti Guareschi, vedova di Giuliano, figlio primogenito di Guareschi, che parla di vicende scritte con semplicità veritiera tale da evocarle «una sensazione che ho provato in passato leggendo Giovannino Guareschi, tutti i suoi libri e tutte le sue storie, raccontate nella stessa maniera, che riuscivano allora come ora a farmi partecipare alla storia, sempre con un tocco di umorismo nella descrizione dei personaggi, ma sempre fedele alla verità dell’evento descritto, vissuto o sofferto».

Autore  “Dall’asilo al matrimonio in un piccolo paese del Canavese” 2021 e “Gente straordinaria di un piccolo paese del Canavese”-2023

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