di Gian Carlo Locarni *
In un momento cruciale per la salvaguardia del nostro patrimonio ambientale, il recente Decreto “Terra dei Fuochi”, approvato dal Consiglio dei Ministri a fine luglio 2025, rappresenta una svolta positiva e decisiva nella lotta contro l’inquinamento e i reati ambientali. Come coordinatore regionale del Piemonte per Fare Ambiente – Movimento Ecologista Europeo, un’associazione da sempre in prima linea per promuovere una ecologia responsabile e sostenibile, accolgo con entusiasmo questo provvedimento che non solo rafforza i controlli, ma investe risorse concrete per il risanamento dei territori colpiti. Questo decreto non è solo una risposta alle emergenze della Campania, ma un modello applicabile a tutto il Paese, inclusa la nostra regione piemontese, dove la difesa del suolo e la prevenzione dei rifiuti illegali sono priorità assolute. Uno degli aspetti più incoraggianti del decreto è lo stanziamento economico dedicato alle bonifiche ambientali. Con 15 milioni di euro previsti per il 2025, affidati al Commissario unico per coordinare gli interventi, si apre la strada a operazioni di risanamento mirate e efficaci nelle aree più critiche, come quelle della cosiddetta “Terra dei Fuochi”. Questi fondi permetteranno di rimuovere rifiuti tossici, bonificare suoli contaminati e ripristinare ecosistemi danneggiati, contribuendo a una rigenerazione ambientale che beneficia non solo le comunità locali, ma l’intero ecosistema nazionale. È un investimento nel futuro, che dimostra come il Governo stia finalmente passando dalle parole ai fatti, supportando azioni concrete per contrastare decenni di abbandono e illegalità. In Piemonte, dove affrontiamo sfide simili legate alla gestione dei rifiuti industriali e agricoli, questo approccio ci ispira a rafforzare le nostre iniziative locali, promuovendo partnership tra istituzioni, associazioni e cittadini per un territorio più verde e vivibile. Altro elemento chiave, che merita un plauso particolare, è l’inasprimento delle sanzioni per chi abbandona rifiuti utilizzando un veicolo, come gettare mozziconi, lattine o sacchetti dall’auto. Le nuove norme prevedono multe da 1.500 a 18.000 euro, con la sospensione della patente e, in casi gravi come nelle aree protette o per rifiuti pericolosi, persino l’arresto. A prima vista, queste pene potrebbero apparire severe, quasi eccessive, ma in realtà incarnano una valenza civica e di difesa ambientale di altissimo livello. Gettare rifiuti dall’auto non è solo un gesto incivile: è un atto che contribuisce all’inquinamento diffuso, minaccia la biodiversità e genera costi enormi per la collettività in termini di pulizia e bonifiche. Rafforzando le sanzioni, il decreto educa i cittadini a una maggiore responsabilità, dissuadendo comportamenti dannosi e promuovendo una cultura del rispetto per l’ambiente. Pensiamo ai nostri parchi piemontesi, alle strade alpine o alle aree rurali: misure come queste, supportate da fototrappole e videocamere, proteggeranno questi tesori naturali, incentivando tutti noi a essere custodi attivi del territorio. Inoltre, il decreto introduce innovazioni come l’arresto in flagranza differita per reati gravi quali il disastro ambientale e il traffico illecito di rifiuti, alzando il livello di guardia contro le ecomafie e garantendo una risposta più rapida e incisiva. È un segnale forte che “chi inquina paga”, come sottolineato dal Ministero dell’Ambiente, e che rafforza la fiducia nelle istituzioni.
In conclusione, il Decreto “Terra dei Fuochi” è un esempio virtuoso di politica ambientale proattiva, che unisce risorse economiche, deterrenza e innovazione per un’Italia più pulita. Da Fare Ambiente, ci impegneremo a supportare e amplificare queste misure nel nostro Piemonte, organizzando campagne di sensibilizzazione e collaborando con le autorità locali. Invito tutti i cittadini a unirsi a noi: solo con un impegno collettivo potremo trasformare questa opportunità in un successo duraturo per l’ambiente e per le generazioni future. Insieme, per un ecologismo europeo che fa la differenza!
Coordinatore regionale Fare Piemonte
Movimento Ecologista Europeo
+ There are no comments
Add yours