Muzzano, la ciambrea piemontesista che non c’è

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di Massimo Iaretti

In occasione della Festa del Piemont che si è svolta a Muzzano in Provincia di Biella, sabato, l’evento  secondo il programma che era stato diramato a firma di Diego Grandi ‘Abà ‘d Badia Piemont, avrebbe dovuto aprirsi con una ‘Ciambrea’ del Coordinamento dei piemontesisti che il 21 giugno si erano trovati a Cavaglià nella comune consapevolezza di valorizzare e rilanciare lo spirito di appartenenza al Piemonte. L’iniziativa era nata da Alessio Ercoli, già capogruppo del Carroccio a Biella che compiendo una vera e propria ‘fatica di Ercole’ era riuscito a mettere al tavolo, con la collaborazione di Roberto Gremmo, antesignano delle battaglie per il Piemonte sovrano, varie anime in termini di associazioni e singoli, con qualche sconfinamento nella politica (come il segretario regionale del Partito Popolare del Nord, Domenico Comino e – in questo caso anche di extraterritorialità perché lombardo – il leader del Patto per il Nord, Paolo Grimoldi). Ma la seconda assemblea del Coordinamento delle associazioni, la Ciambrea, come si usa dire in piemontese, per problematiche insorte (che vedono estraneo Ercoli) non si è svolta e se ne sono perdute le tracce. Così la Festa si è limitata a due momenti, la conferenza di un personale trainer su ‘La tradizione piemontese del coltello’ e una succulenta cena piemontese, accompagnata dalle note dei Contracorente, che ha avuto grande partecipazione.

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