Nella terra ‘alla fine del mondo’ si rinsalda il legame tra Torino e i piemontesi d’Argentina

Visite: 22
0 0
Condividi con
Tempo di lettura:3 Minuti, 0 Secondi

E’ contagioso l’entusiasmo delle associazioni che a Cordoba e a Rosario radunano i piemontesi d’Argentina. La delegazione della Città di Torino, della Città metropolitana di Torino e del Politecnico, in questi giorni in missione istituzionale in Argentina, è stata accolta dalla grande famiglia di origine piemontese; una famiglia che ama l’Italia e la terra d’origine, che parla orgogliosamente in piemontese e vuole rafforzare i legami che già uniscono Argentina e Piemonte.

Il Sindaco Stefano Lo Russo con il Rettore del PolitecnicoStefano Corgnati, hanno confermato ai piemontesi d’Argentina impegni e progetti da sviluppare insieme. “Il legame storico fra Torino e l’Argentina sta facilitando i contatti con la Città, la Città metropolitana e il Politecnico, per sviluppare le relazioni internazionali” ha sottolineato il Sindaco Stefano Lo Russo parlando nelle diverse occasioni di incontro con i piemontesi d’Argentina nelle Province di Còrdoba e di Santa Fè, che più di altre nel paese sudamericano hanno accolto gli immigrati piemontesi.

“Torino e la sua area metropolitana, così come tutto il Piemonte hanno un rapporto strettissimo con l’Argentina, una nazione che conta una comunità di cittadini di origini italiane tra le più numerose al mondo. – ha ricordato Lo Russo – Sono discendenti di quei piemontesi che tra la fine del XIX e l’inizio del XX secolo emigrarono in cerca di una vita migliore in Argentina, una terra con una cultura rurale che ricordava quella del Piemonte. Quelle famiglie di piemontesi hanno mantenuto un forte legame con la memoria e le tradizioni del nostro territorio”.

“Questa missione, – aggiunge il Sindaco Lo Russo – serve a Torino e al territorio metropolitano per ricostruire le radici di un passato nemmeno troppo lontano e ancora molto sentito e vivo”. Negli incontri con le associazioni degli emigrati italiani in Argentina non potevano mancare gli abbracci, le foto di gruppo e i ricordi personali di famiglie che si sentono soprattutto piemontesi. Il Pinerolese e il Canavese sono le aree da cui in grande parte sono iniziate le vicende personali e familiari dei piemontesi d’Argentina,i quali mantengono alta l’attenzione sulla terra d’origine, anche seguendo i canali di informazione e comunicazione italiani (piemontesi in particolare) e tornando spesso “a casa”.

Còrdoba, ad esempio, la delegazione guidata dal Sindaco Lo Russo ha incontrato le associazioni FAPA, AFAPIECO, Familia Piemontesa Zenón Pereyra, Familia Piemontesa Villa María, Familia Piemontesa Las Varillas, Familia Piemontesa Morteros, Familia Piemontesa Rio Tercero, Familia Piemontesa Rafaela, Sociedad Italiana Lehmann, AMPRA e GAP, tutte impegnate nel mantenere vivo il legame con la terra di origine.

GLI OBIETTIVI DELLA MISSIONE

Rafforzare i rapporti istituzionali tra Torino metropoli e le principali città argentine, promuovere la città come polo di innovazione, cultura, sostenibilità, turismo, ricerca e alta formazione, accompagnare la creazione di reti accademiche tra il Politecnico subalpino e le Università argentine, creare nuove opportunità di cooperazione nei settori della cultura, dell’economia, dell’industria, dell’innovazione e dell’educazione, rafforzare i legami storici e culturali con la comunità italiana e, in particolar modo, piemontese residente in quel territorio. Sono questi gli obiettivi della missione istituzionale in Argentina che questa settimana ha visto impegnato Stefano Lo Russo, nella sua doppia veste di sindaco della Città metropolitana e della Città di Torino, insieme ad una delegazione della Città metropolitana e ad una del Politecnico di Torino, guidata dal rettore Stefano Corgnati. La delegazione ha visitato le città di Còrdoba e Rosario e visiterà la capitale Buenos Aires, incontrandone i rappresentanti istituzionali e accademici.

Happy
Happy
0 %
Sad
Sad
0 %
Excited
Excited
0 %
Sleepy
Sleepy
0 %
Angry
Angry
0 %
Surprise
Surprise
0 %
Condividi con

Ti potrebbero interessare

Articolo dello stesso autore

+ There are no comments

Add yours