di Massimo Iaretti
Roberto Castelli torna in campo. L’ex ministro della Giustizia e vice ministro delle infrastrutture, oggi segretario federale del Partito Popolare del Nord, sarà candidato alle elezioni al Parlamento Europeo nella lista ‘Libertà’ insieme al leader di Sud Chiama Nord, Cateno De Luca, con il quale ha dato l’annuncio nei giorni scorsi alla Camera dei Deputati. Lo abbiamo sentito ‘a botta fredda’.
Come mai questo ‘ritorno in campo’ ?
Il Partito Popolare del Nord sta cercando di mettere insieme realtà che hanno un minimo comun denominatore che è quello di una riforma basata sulle macroregioni, soluzione peraltro prevista dalla Carta Costituzionale. In nostri alleati mi hanno ‘imposto’ di partecipare alle Europee con una semplice costatazione: Se ci credi devi metterci la faccia.
Non è una contraddizione un Partito che ha un territorialità nelle regioni del Nord si vada ad alleare con un altro che parte dal Sud ?
Stiamo facendo un’operazione analoga a quella che in passato Bossi fece con il Movimento della Autonomie di Raffaele Lombardo. Non finì benissimo. Oggi le cose sono cambiate e a Cateno do il beneficio della buona fede e dell’impegno.
A proposito di Nord: in quali regioni siete maggiormente radicati, tenendo conto che il Partito è nato da pochi mesi ?
Ovviamente in Lombardia, dove stiamo anche aprendo una sede a Lecco, ma anche nelle Marche ci siamo, così pure in Liguria, in Friuli. Ci sono poi contatti con il Veneto. Il lavoro fatto dall’associazione Autonomia e Libertà in questi anni sta dando i suoi frutti.
E in Piemonte ?
L’idea è di partecipare alle elezioni regionali con nostre liste o con altre realtà con le quali stiamo parlando.
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