“Proprio mentre la Città metropolitana di Torino ha investito 5 milioni di fondi propri per gli interventi di somma urgenza sulle strade a seguito dell’alluvione del mese aprile, lo Stato centrale ci impone un taglio del 70% nei trasferimenti che il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti assegna al nostro Ente per la manutenzione delle strade nel 2025”: lo ha denunciato il Vicesindaco metropolitano con delega ai lavori pubblici,Jacopo Suppo,intervenendo oggi pomeriggio ai lavori della Conferenza metropolitana.
“La notizia dei tagli che riguardano tutti gli Enti locali è giunta ieri come un fulmine a ciel sereno. – precisa il Vicesindaco Suppo – Per noi significa passare nel solo 2025 da un trasferimento di 7 milioni e mezzo a poco meno di 2 milioni e 200.000 euro. Anche per il 2026 è previsto un taglio di 5 milioni e la prospettiva è quella di un azzeramento dei trasferimenti nel 2029”.
“Com’è possibile per la Città metropolitana di Torino e per chi la amministra continuare ad assumersi la responsabilità, anche penale, per la sicurezza dei 2900 km di strade di competenza del nostro Ente? Le scelte del Governo mettono a repentaglio la sicurezza delle strade e dei cittadini” ha proseguito Suppo, ricordando anche che il Ministero non ha ancora nemmeno pubblicato la graduatoria per l’assegnazione delle risorse del cosiddetto Decreto Ponti. “All’inizio dell’anno, – ha ricordato il Vicesindaco metropolitano – abbiamo creato un gruppo di lavoro interno per compiere in tempi brevi gli atti necessari per concludere le progettazioni, aggiornando i finanziamenti, della nuova infrastruttura in sostituzione del ponte Preti a Strambinello e del ponte tra Castiglione e Settimo Torinese. Abbiamo impegnato 800.000 euro di fondi propri per le progettazioni e a tutt’oggi non sappiamo se i nostri progetti saranno finanziati. Abbiamo il sospetto che il Governo abbia scelto di ridurre ai minimi termini l’operatività degli Enti locali”.
“La Città metropolitana di Torino, – ha concluso Suppo – non vuole interrompere nessun cantiere stradale e anzi stiamo facendo pressioni perché il Governo torni sui suoi passi, evitando di penalizzare la sicurezza stradale in tutti i territori”.
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