Anche a diciotto anni di distanza, il ricordo della strage alle Acciaierie ThyssenKrupp di corso Regina Margherita 400 a Torino avvenuta il 6 dicembre 2007 e costata la vita a sette operai è ancora vivo e il dolore dei familiari delle vittime non accenna a diminuire.
Lo dimostra la grande partecipazione dei parenti e di istituzioni e sindacati alla commemorazione per l’anniversario al Memoriale al Cimitero Monumentale di Torino, organizzata nell’ambito dell’edizione 2025 delle «Settimane della Sicurezza» promosse dall’associazione Sicurezza e Lavoro.
Per la Città di Torino sono intervenuti il sindaco Stefano Lo Russo e l’assessora Chiara Foglietta. Per la Regione Piemonte c’erano Valentina Cera e Gianna Pentenero. Anche quest’anno, come lo scorso, è intervenuta la procuratrice generale di Piemonte e Valle d’Aosta Lucia Musti.
«Non possiamo dimenticare la strage ThyssenKrupp, divenuta un simbolo della insicurezza sul lavoro in Italia – dichiara Massimiliano Quirico, direttore di Sicurezza e Lavoro – e la memoria di quanto avvenuto deve essere da stimolo continuo per non arretrare mai di fronte alla difesa dei diritti di lavoratori e lavoratrici e per rinnovare l’impegno su salute e sicurezza nei luoghi di lavoro».
«Ringraziamo la procuratrice Lucia Musti per la grande sensibilità e dedizione nell’affrontare le questioni riguardanti salute e sicurezza sul lavoro – aggiunge Quirico – confermate dalla presenza anche quest’anno alla commemorazione delle vittime ThyssenKrupp e dall’impegno dimostrato nelle vicende Eternit e Montefibre».
«Ci ha detto – conclude il direttore di Sicurezza e Lavoro – che entro la fine di febbraio 2026 ci potrebbe essere il rinvio a giudizio per la strage ferroviaria di Brandizzo. Non possiamo che essere soddisfatti per il grande lavoro portato avanti dalla Procura di Ivrea, nonostante molte difficoltà e complessità, e ci auguriamo che ci possa essere presto giustizia per una vicenda che ha sconvolto l’Italia intera, proprio come la tragedia ThyssenKrupp, e che vede coinvolto, anche in questo caso, un altro grande colosso industriale: Rfi».

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