Si torna a parlare di Deposito nazionale per le scorie nucleari. A questo proposito il Comune di Trino, con un proprio comunicato, che pubblichiamo di seguito, taglia la testa al toro e smentisce nettamente ogni sua possibile autocandidatura:
“Il Comune di Trino intende smentire con fermezza le recenti affermazioni rilasciate dal Vice
Direttore del Corriere della Sera, Daniele Manca, durante la puntata del programma Mi Manda
Rai 3 andata in onda lo scorso 18 gennaio 2025. In tale occasione, il Vice Direttore Manca ha
sostenuto che il Comune di Trino avrebbe ripresentato una propria nuova autocandidatura a
ospitare il deposito nazionale dei rifiuti radioattivi.
Tali affermazioni sono totalmente infondate e assolutamente non veritiere. Non è concepibile
che un Vice Direttore di una testata giornalistica nazionale di rilevanza come il Corriere
della Sera rilasci una dichiarazione così inadeguata senza prima aver effettuato le necessarie
verifiche. Le sue parole, oltre a essere destituite di ogni fondamento, ledono l’immagine
del Sindaco e di tutta l’Amministrazione comunale di Trino, che da sempre ha lavorato con
trasparenza e serietà. L’argomento, infatti, tocca da vicino questioni di sicurezza e interesse
collettivo, e il rischio di alimentare polemiche sterili e dannose è elevato.
Il Comune di Trino ribadisce di non aver riproposto alcuna candidatura per la realizzazione
del deposito nazionale dei rifiuti radioattivi; in quanto ente pubblico, gli atti e i procedimenti
sono completamente accessibili a tutti i cittadini, e chiunque desideri verificarli può farlo
liberamente.
Pertanto, ritenendo assolutamente inaccettabile che una dichiarazione di tale portata venga
rilasciata senza il minimo riguardo per la veridicità della notizia e senza considerare le
potenziali conseguenze negative che tale affermazione può comportare, il Sindaco Daniele
Pane e l’Amministrazione Comunale di Trino invitano Daniele Manca e tutte le testate
interessate a rettificare immediatamente quanto dichiarato e/o pubblicato, al fine di evitare
ulteriori fraintendimenti e di ristabilire la corretta informazione sulla vicenda”.
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