Valcerrina, Pontestura le scuole all’ottantesimo anniversario della rappresaglia

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Giovedì 17 ottobre, a Pontestura, si è tenuta l’ottantesima commemorazione della
rappresaglia nazifascista che ha dolorosamente colpito il paese nel 1944. In quel
tragico episodio molti pontesturesi furono sequestrati per l’intera giornata dai soldati
tedeschi; nel contempo molte case vennero date alle fiamme, in particolar modo
quelle situate in via Dante, che oggi prende il nome della triste data. Purtroppo ci fu
anche l’uccisione di Luciano Romanello, un giovane che nel tentativo di scappare
correndo presso la riva del Po, fu avvistato e crivellato di colpi da mitragliatrice
tedesca.
A ricordare questo triste episodio erano presenti: il Sindaco Matteo Benetazzo, il
vicesindaco Antonio Piccaluga, il preside Riccardo Calvo, il maresciallo Roberto
Grandi, il Parroco don Francesco Garis e tutti gli alunni della scuola dell’infanzia,
primaria e secondaria di primo grado di Pontestura.
Il memoriale ha avuto inizio con la celebrazione della messa in ricordo del giovane
Romanello e successivamente la deposizione dei fiori e la benedizione della lapide
collocata in piazza Castello.
La commemorazione è continuata al teatro Verdi: qui, la scuola dell’infanzia ha
portato due cartelloni a simboleggiare il desiderio di pace, non solo in ricordo del
passato, ma anche per il triste presente. La scuola primaria ha coinvolto i presenti in
un clima di unione, cantando l’Inno di Mameli e “Bella Ciao”, recitando le poesie
“Ode alla pace” di Pablo Neruda e “Nessuna mano toccherà il fucile” di Carl
Sandburg. Gli alunni della scuola secondaria di primo grado hanno letto le
testimonianze di chi realmente era presente durante quel triste 17 ottobre, scritti
peraltro contenuti nel libro “Autunno 1944 in Monferrato”.
A conclusione le autorità presenti, hanno voluto lasciare un chiaro messaggio agli
alunni incitandoli all’importanza della conoscenza e dello studio, per diventare
uomini liberi, capaci di compiere delle scelte giuste e consapevoli, nel pieno rispetto
altrui, con l’obiettivo di imparare dagli errori del passato e diventare portatori di pace
in un mondo che, ancora oggi, è colpito da innumerevoli conflitti.

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