Valle d’Aosta, intervento del Rassemblement Valdotain sulla proposta di Zona Franca

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dalla segreteria politica di Rassemblement Valdotain riceviamo e pubblichiamo:

In merito all’annuncio da parte di Fratelli d’Italia della
presentazione di una proposta di legge nazionale per l’attuazione della Zona Franca in
Valle d’Aosta, il Rassemblement Valdôtain intende esprimere alcune considerazioni, sia nel
merito che nel metodo.
Anzitutto, ricordiamo che sin dal 16 luglio 2024 è pendente alla Camera dei Deputati la
proposta di legge n. 1970 e, dal 15 maggio 2024, anche al Senato della Repubblica con il n.
1195, entrambe promosse direttamente dal Consiglio regionale della Valle d’Aosta. Tali
iniziative, sostenute da una larga maggioranza consiliare – compresi i rappresentanti
valdostani di Lega e Forza Italia – sono state presentate ai sensi dell’articolo 121 della
Costituzione. Si tratta di proposte che nascono da un ampio lavoro di confronto politico-
istituzionale e che si collocano pienamente nel solco dell’Autonomia speciale e delle
prerogative dello Statuto valdostano nonché della Costituzione italiana.
Non possiamo che guardare con favore a ogni iniziativa volta a mantenere alta l’attenzione
politica su un tema tanto strategico quanto trascurato per troppi anni. Anche le voci
critiche, come quelle provenienti dagli amici del Pays d’Aoste Souverain o da alcuni suoi ex
membri, rappresentano per noi un contributo utile a un dibattito che auspichiamo sempre
aperto e costruttivo.
Osserviamo con interesse che tra gli elementi fondanti della nuova proposta di Fratelli
d’Italia compaiano princìpi già centrali nella proposta del Consiglio Valle, quali:

  1. il principio della territorialità della Valle d’Aosta, così come definita dal 1948 ad
    oggi;
  2. il principio dell’intesa tra Stato e Regione per l’attuazione della Zona Franca;
  3. il principio della forma legislativa, ovvero la necessità di una legge dello Stato per
    la sua concretizzazione.
    Siamo ora interessati ad approfondire il contenuto della proposta di FdI, in particolare per
    comprendere se essa confermi davvero il principio dell’intesa tra Stato e Regione
    Autonoma non solo in via formale, ma anche sul piano sostanziale. Un aspetto centrale
    sarà valutare come venga trattato l’onere finanziario: nella proposta regionale, infatti,
    eventuali misure di fiscalità agevolata trovano copertura in una quota delle somme che la
    Regione versa annualmente allo Stato. Si tratta di un’impostazione che pone i due livelli
    istituzionali su un piano di parità, superando ogni logica di subordinazione o di nostalgico
    centralismo.

Infine, sorprende che l’iniziativa provenga da una sola forza politica del centrodestra
valdostano, mentre la proposta del Consiglio regionale è stata votata anche da Lega e
Forza Italia, in un contesto di più ampia condivisione.
In coerenza con il nostro impegno, continueremo a sostenere con determinazione la
proposta del Consiglio Valle già incardinata in Parlamento, e vigileremo affinché ogni
ulteriore iniziativa contribuisca davvero all’obiettivo comune: dare finalmente piena e
moderna attuazione alla Zona Franca, prerogativa statutaria dell’Autonomia valdostana e
leva fondamentale per il rilancio economico e fiscale del nostro territorio.

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