Ivrea, dura presa di posizione di Rifondazione dopo che si è parlato della XMAS in consiglio

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riceviamo e pubblichiamo

Quanto è emerso dalle porte ingiustamente chiuse del consiglio comunale di ieri è molto
grave – dichiara Cadigia Perini, segretaria del Circolo di Rifondazione Comunista di Ivrea,
già candidata alle politiche per Unione Popolare – si è lasciato leggere per otto minuti un
testo che magnificava le gesta della Decima Mas fermando la storia laddove conveniva,
omettendo strumentalmente la ferocia della X Mas, braccio armato italiano del Terzo Reich
che si è macchiato dei peggiori crimini, massacri, torture, contro chi lottava per liberare
l’Italia dal nazi-fascismo.
Che in un Consiglio Comunale un’istituzione democratica, – continua Perini – questo possa
accadere non può che destare grande preoccupazione e piena condanna. Il presidente del
consiglio comunale, la vicesindaco, il sindaco intervenuto con un messaggio, avrebbero
dovuto proteggere il Consiglio Comunale da questa offesa e invece l’hanno, se non approvata,
permessa.
Venivamo chieste le dimissioni del consigliere da parte di tutta la minoranza, dall’Anpi e dalle
forze antifasciste cittadine, noi fra queste con Unione Popolare, e in tutta risposta gli han
lasciato leggere non un’ammenda per lo sciagurato gesto di condividere un post inneggiante
alla X Mas, ma un rafforzo di quella condivisione, in pieno spregio di chi è morto,
brutalmente torturato, il tutto senza vergogna e proprio davanti al quadro che ricorda uno di
questi ragazzi trucidati, e proprio nella piazza a lui intitolata: Ferruccio Nazionale, partigiano
Carmela. Solo uno dei tanti partigiani e delle tante partigiane che diedero la vita per la nostra
libertà, anche quella di quel consigliere che inneggia invece a chi la vita ha tolto a ragazzi
ancor più giovani di lui.
Tutto ciò è inaccettabile e deprecabile, ancor di più in una città, un territorio, che ha dato tante
vite per la Resistenza, per la Liberazione.
Per questo reiteriamo la nostra richiesta al sindaco Stefano Sertoli, per la sua maggioranza, e
al presidente del Consiglio comunale, Diego Borla, di garantire la difesa dei valori della
Costituzione e di condannare comportamenti non consoni con il ruolo istituzionale di
consigliere, quali quelli che pur a porte chiuse sono usciti dall’ultimo consiglio comunale del
29 novembre

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