Alle 4,20 di domenica mattina il cuore di monsignor Bettazzi ha smesso di battere. La città si è
svegliata attonita per la notizia per la scomparsa di un uomo che è stato il simbolo non solo della chiesa
eporediese, ma dell’intera società civile italiana. Infatti, ad oggi, era l’unico vescovo vivente che partecipò
a tre sessioni del Concilio Vaticano II. Il 26 novembre 1966 fu nominato vescovo di Ivrea e dalla città
eporediese non si allontanò mai. “Con Monsignor Luigi Bettazzi afferma il consigliere regionale Alberto
Avetta -ci abbandona non solo una figura di primo piano del mondo ecclesiale ma un sacerdote molto
amato dagli eporediesi e fortemente radicato nella comunità canavesana alla cui crescita, non solo
spirituale ma anche culturale, ha saputo offrire un importante contributo. È stato protagonista della
feconda stagione conciliare e con il suo apostolato ha incarnato l’idea di una chiesa aperta, dialogante,
solidale, vicina ai lavoratori e ai più deboli. Di lui verrà ricordato soprattutto l’impegno per la pace e le
posizioni più innovative e talvolta controverse sui temi sociali. A me piace ricordarne il tratto più
“locale”, quello dell’uomo empatico, del padre sorridente, arguto e ironico, che molti di noi hanno avuto
il privilegio di incontrare, tra una messa e un evento, un dibattito pubblico e una visita a qualche piccola
comunità che tanto amava”. Queste le parole affidate alla stampa dal consigliere Avetta, nel ricordo di un
uomo mite che ha saputo dialogare con tutti fino alla fine. Un ricordo commosso è manifestato anche da
Mario Beiletti, presidente dell’Anpi che ricorda l’ episodio avvenuto il 28 luglio 2014 quando, invitato sul
palco dell’oratorio San Giuseppe per ricordare il giovane partigiano cattolico Gino Pistoni detto “Ginas”,
esordì avvisando che non aveva avuto la grazia della fede, accanto a lui monsignor Bettazzi disse “C’è
ancora tempo, noi sappiamo aspettare”. Inoltre, l’Anpi vuole ricordare Bettazzi “per i suoi insegnamenti, il
suo impegno, per il senso dell’umorismo e a Beiletti piace pensare che “monsignor Bettazzi è certamente
in un Cielo speciale, mi piace pensare che sia lo stesso, così che vecchi e nuovi combattenti per la libertà
e la pace possano riposare insieme”. L’amministrazione comunale di Ivrea, ha proclamato il lutto cittadino
per martedì 18 luglio in concomitanza della celebrazione delle esequie e l’esposizione della bandiera
comunale a mezz’asta. L’alto prelato fino al 21 giugno al teatro dell’oratorio di Chivasso, ha rilasciato
interviste ai giornalisti Luca Rolandi e Michele Ruggiero che hanno scritto il libro Ricordi, vita e pensiero
in Luigi Bettazzi. La camera ardente sarà allestita presso il duomo di Ivrea da lunedì 17 luglio dalle ore
9.00 alle ore 19.00. Il Rosario lunedì 17 alle ore 20,30. Il funerale presso il duomo sarà martedì 18 alle
ore 15.30 e seguirà la tumulazione nel duomo della città.
Ivrea, alle 4.20 di domenica ha cessato di battere il cuore di monsignor Bettazzi, costruttore di pace
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