Biella: il ricordo di Gilberto Oneto, la passione di Roberto Gremmo

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di Massimo Iaretti

Gilberto Oneto architetto paesaggista, intellettuale, scrittore, inventore del termine Padania e soprattutto uomo libero, prematuramente scomparso nel 2015 è stato al centro di un incontro sabato a Palazzo Ferrero al Piazzo di Biella, organizzato dall’associazione che porta il suo nome e dal Comune, fortemente voluto dal capogruppo della Lega a Palazzo Oropa, Alessio Ercoli che ha aperto i lavori passando il testimone prima a Gabriella Bessone assessore della città laniera, poi a Mauro Roberti assessore di Palazzolo Vercellese che ha letto un breve messaggio dell’eurodeputato Gianna Gancia e a Daniela Pioli moglie di Oneto. Roberto Stefanazzi, vice presidente dell’associazione ha spiegato che questa è nata per volontà della moglie Daniela e di alcuni amici per mantenere vivo il lavoro e l’opera di Oneto, architetto ma anche autonomista appassionato dai molteplici interessi, autore di decine di libri. Il ricercatore indipendente Matteo Colaone nell’affrontare l’azione di Oneto nel settore dell’ecologia ha proposto che venga mantenuto un ricordo annuale della sua figura a Biella, città che gli ha dato i natali, affermazione che ha avuto un’eco immediata nelle parole di Alessio Ercoli che ha annunciato che porterà in consiglio comunale una mozione nella quale si proporrà l’intitolazione di una via o piazza a Gilberto Oneto e, appunto, un appuntamento annuale sulla sua figura e le sue opere. Alessandro Vitale, docente universitario dell’ateneo meneghino e componente della Fondazione Miglio lo ha definito ‘personaggio poliedrico e rinascimentale dai molti interessi’. Dal canto suo Roberto Gremmo, storico padre dell’autonomia piemontese ha ricordato che “oggi, 28 ottobre anniversario della Marcia su Roma, proprio a Biella, città che ad autonomia e federalismo ha dato molto, si parli di una persona che per tutta la vita ha voluto andarsene da Roma”. Gremmo ha ricordato i tempi eroici dell’autonomismo piemontese, quando girava le fiere con la moglie Anna Sartoris, recentemente scomparsa (è stata il primo consigliere regionale a parlare in lingua piemontese nell’aula di Palazzo Lascaris) per diffondere e fare conoscere la sua rivista ‘Arnassita’ “ed eravamo attaccati ogni giorno da un giornale che si chiamava l’Unità”. Ha poi aggiunto che .”Tra i 100 abbonati c’erano due Oneto, uno di Firenze ed uno era Gilberto Oneto’ ha ricordato, sottolineando che fu lui a inventare il termine Padania, non tralasciando che quello fu “il mito della Padania, l’idea di una Svizzera italiana, di un paese neutrale, un mito che affonda le proprie radici nella identità, nella cultura e nelle tradizioni vere delle genti”. Gremmo ha chiuso auspicando che queste idee possano essere portate avanti dalle giovani generazioni guardando al futuro. Ai lavori è intervenuto anche, per un breve saluto, il sindaco di Biella, Claudio Corradino

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