La condizione giovanile in Italia del’Istituto Giuseppe Toniolo

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di Guido Michelone


Ecco 200 pagine utilissime per chi voglia affrontare un problema ormai endemico nel nostro Paese, nonostante le differenze talvolta pesanti fra le grandi aree (Nord, Centro, Sud, Isole) o da regione a regione. L’Istituto Giuseppe Toniolo dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano ha redatto infatti, per la società editrice Il Mulino (Bologna) il Rapporto Giovani 2023 a mo’ di Guida con tanto di schemi, tavole, grafici, tabelle, grazie all’aiuto di quindici professori coordinati da Alessandro Rosina, docente ordinario di Demografia e Statistica Sociale. Il testo parte dalla constatazione che la giovinezza
sia, da sempre, un’età non solo piena di incertezze, ma pure carica di speranze, nonché di desideri di protagonismo. Questo dualismo è ancor più vero e concreto oggigiorno, in cui le nuove generazioni stanno attraversando un’epoca carica di profonde trasformazioni dal significato talvolta rapidamente cangiante. I giovani del 2024 vivono e spesso subiscono un sistema costellato tanto di nuovi ulteriori rischi quanto di inedite positive opportunità, che si caratterizza attraverso eventi imprevisti: la pandemia, il conflitto Russia-Ucraina, la guerra israelo-palestinese non ancora scoppiata quando il libro è in
bozze.
Nonostante le troppe avversità – anche nel nostro Paese – i giovani italiani stanno costruendo il loro percorso di vita presente e futura, tra prassi e teoria. L’edizione 2023 dell’annuale Rapporto dell’Istituto Toniolo indaga come da un lato ragazze e ragazzi vivano quotidianamente nel privato e in pubblico e dall’altro interpretino i cambiamenti in atto con le inevitabili ricadute sulle condizioni oggettive e su preferenze, obiettivi e significati del loro essere e del loro agire sia nella società sia nel mondo del lavoro. Il affronta quindi, capitolo per capitolo le seguenti tematiche: il modo di apprendere e la formazione di nuove competenze; l’idea di lavoro e di realizzazione professionale; il concetto di famiglia e la propensione ad avere figli; l’impegno sociale e l’organizzazione dal basso dei movimenti di cambiamento, in particolare sul tema dell’ambiente; la fiducia verso le istituzioni e le aspettative sul nuovo governo. I dati rilevano le specificità interne del contesto italiano, in un continuo confronto con le realtà di altri paesi europei, per un risultano complessivo che politici,amministratori, dirigenti, formatori dovrebbero tener in gran conto, per preparare ai giovani al mondo adulto.

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