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A distanza di ben 23 anni lo scrittore vercellese ripubblica un suo ‘vecchio’ best seller nella collana
Tascabili del prestigioso editore Bompiani: si tratta del volumetto I Beatles. Un mito dalla A alla Z: nuova
copertina, nuova impaginazione, nuova voglia di un leggero restyling rispetto alla prima edizione,
consegnata sempre a Bompiani nella fatidica data dell’11 settembre 2001. Tuttavia, al di là di qualche
aggiornamento obbligato, Michelone non ha compiuto stravolgimenti nell’assetto del libro, perché sulla
cultura beatlesiana da allora a oggi poco è cambiato. E da quel lontano 2001 vengono pure stampati
moltissimi nuovi libri che, dal punto di vista della prospettiva critica, nulla svelano di quanto già discusso,
risaputo e di continuo rimescolato sui Fab Four medesimi. Ecco perché ha ancora un senso proporre, a un
ventennio di distanza, I Beatles un mito dalla A alla Z nella propria coerente originalità di metodo e di
scrittura, onde abbinare alle 1000 parole o definizioni del vocabolario italiano (e inglese) altrettanti concetti
che fanno luce sulla storia dei Beatles.
L’autore infatti si chiede quante parole in lingua italiana – comprese quelle di uso comune prese in
prestito dall’inglese – si possano o vogliano associare ai Beatles; e la risposta che si dà è molto semplice: in
teoria tutte, o quasi. Nella pratica, di sicuro, a centinaia, arrivando persino a mille, come si fa nel libro: e
Michelone sceglie idee, sentimenti, ricordi, emozioni, persone, luoghi, oggetti, musicisti che per i Beatles – e
per chi li ascolta, li segue, li giudica, li ama – risultano sorprendenti, insolite, fantasiose, essenziali per capire
un fenomeno unico nel suo genere, ovvero nella storia dell’umanità. I Beatles infatti sono quattro ventenni,
che, da Liverpool (Gran Bretagna), nel giro di un anno – il 1963 – conquistano il mondo con brani rock di
facile impatto: una band unita per un ‘settennato’, durante i favolosi Sixties, destinati a cambiare le sorti del
pianeta in fatto di usi e costumi, arti e mestieri, musiche e giovani. E la radicale metamorfosi di cui ancor
oggi si avvertono positive conseguenze, viene ribadito ancora da loro, i Beatles, gli Scarafggi, i Fab Four, i
ragazzi inglesi dai capelli lunghi e dalle cravatte sottili.
Michelone, da scrittore e intellettuale – docente di Storia della musica afroamericana all’Università
Cattolica del Sacro Cuore di Milano e Storia della popular music e del jazz al Conservatorio Vivaldi di
Alessandria – trova quindi il modo di raccontare, spiegare, illustrare i Beatles dopo che su di loro ogni anno,
da oltre mezzo secolo, vengono pubblicate tonnellate di libri ovunque, tra biografie musicali, saggi critici,
pamphlet agiografici, e ancora dizionari, guide, manualetti, discografie, persino coffee table book con foto
più o meno inedite. Da tutto ciò egli offre nel libro un percorso che vuole di proposito essere un unicum:
trovare una parola-chiave in frasi, battute, discorsi, interviste, aneddoti, narrazioni di chi i Beatles li conosce
da vicino (amici, colleghi, giornalisti) o da lontano (scrittori, critici, artisti) oppure li conosce ma talvolta
dissente (politici, intellettuali, religiosi). E da queste 1000 parole-chiave, imbastisce un vocabolario di
termini dai sensi multipli: via via magici, concreti, astratti, surreali, minimalisti, ridondanti. Ogni nome,
verbo, aggettivo, sigla, rimanda a un pensiero che, unito agli altri 999 diventa quasi una zibaldone di
leopardiana memoria o, nello spirito, un medium accostabile all’Éncyclopedie di Diderot e D’Alambert: si
apre il testo a caso, si legge una frase (con relativo autore) per aprire un mondo e al contempo per aprire al
Mondo (con la M maiuscola), come continuano ancora a fare i dischi, i film, le immagini, le parole dei
Beatles a settantun anni dal loro debutto e a sessantré dal misterioso scioglimento. I Beatles un mito dalla A
alla Z verrà presto presentato in librerie, biblioteche, club e centri culturali di tutto il Nord Italia, a
cominciare dalla prestigiosa rassegna Book City di Milano ilo 16 novembre alle ore 18.30.
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