Occorre tenere alta la guardia per preservare l’attuale autonomia speciale valdostana (come pure quella di tutte le regioni a Statuto Speciale) in questo momento storico e con un Governo nazionale che ha una forte vocazione centralista.
Questa è la risultante, in sintesi, del convegno ‘L’autonomia speciale valdostana fra regionalismo differenziato e recente giurisprudenza costituzionale’ che si è tenuto sabato pomeriggio ad Aosta nel salone BCC organizzato da ‘Autonomia al Centro’ l’alleanza che raccoglie nello stesso cartello Pour l’Autonomie, Stella Alpina e Rassemblement Valdotain.
Sono intervenuti Matteo Cosulich, ordinario di diritto costituzionale e preside vicario della facoltà di giurisprudenza dell’Università di Trento e Giovanni Boggero, ricercatore di diritto costituzionale e pubblico all’Università di Torino.
In particolare le Regioni come la Valle d’Aosta dovranno salvaguardare la propria specialità che vuole dire da un lato vivere in montagna, essere terra di confine ma anche e soprattutto quell’appartenenza ad una minoranza linguistica.
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