Tra i diversi comuni italiani che hanno accolto l’invito della Città di Biella e del circolo culturale
sardo “Su Nuraghe” per completare, con una pavimentazione lapidea composta da pietre di riuso
l’area monumentale “Nuraghe Chervu”, questa mattina è arrivata in città una piccola delegazione da Calco. I rappresentanti del paese di poco più di 5mila abitanti della provincia di Lecco, che hanno realizzato la loro pietra con inciso il nome del Comune e il numero di concittadini Caduti durante il Primo conflitto mondiale (36), sono stati ricevuti dal vice sindaco di Biella, Giacomo Moscarola, dal presidente del circolo sardo Battista Saiu e da un gruppo di Alpini biellesi, capeggiati da Alberto Ferraris.
Sostenuto dal Ministero dell’Interno e dalla Prefettura di Biella, il lastricato della memoria, che si
va componendo ai piedi del “Nuraghe Chervu” in Corso Lago Maggiore, è destinato a diventare nel tempo uno dei monumenti ai Caduti più inclusivi d’Italia, monito perenne dell’assurdità e della
crudeltà di tutte le guerre.
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