di Andrea Delpino
Vicenza ha salutato in tre giornate intense di programmazione le penne nere per la 95ma adunata nazionale degli Alpini.
La parola d’ordine di questa adunata nazionale è stata PACE o meglio “il sogno di pace degli alpini” e riprendendo le parole del Presidente Nazionale dell’Associazione Nazionale Alpini Sebastiano Favero; “pace significa percorrere la strada del confronto e del dialogo fra i popoli; essa non può essere uno slogan o una bandiera ma deve essere per tutti un impegno da costruire giorno per giorno con il dialogo e la condivisione sapendo essere disponibili in aiuto gratuito e disinteressato verso chi ha più bisogno”.
Tutto questo, ha caratterizzato le giornate di Vicenza per migliaia di persone. La città è stata invasa pacificamente dagli alpini che hanno ripercorso le storie di montagna, i canti, le musiche e lo spirito folcloristico e goliardico della gente di montagna che sa aprirsi e aiutare il prossimo. Fratellanza e solidarietà questi i temi al centro della cultura alpina.
Il culmine di questi tre giorni è stata domenica 12 maggio dove hanno sfilato le rappresentanze e le sezioni per le vie cittadine: il 4° settore ha visto la presenza delle rappresentanze della Valle d’Aosta, la Liguria e il Piemonte. Biella sarà protagonista della prossima adunata nazionale.
il 5° settore ha visto sfilare le rappresentanze dell’Emilia Romagna e della Lombardia. Mentre il 6° e 7° settore hanno visto protagoniste il Friuli Venezia Giulia, Il Trentino Alto Adige, il Veneto e infine il 7° settore è stato occupato dalla sezione Vicentina “Monte Pasubio” e dal gonfalone della città di Biella che ospiterà la 96ma adunata nazionale.
Il bilancio è sempre positivo. Gli alpini si attestano ancora una volta il corpo militare più amato dagli italiani e non solo.
Genova ha voluto ricordare con uno striscione la figura del generale Antonio Cantore nato quando Sampierdarena era comune autonomo prima di far parte della grande Genova e combattente della guerra italo turca e della prima guerra mondiale. Segno questo, che gli alpini hanno memoria e non dimenticano nessuno. Vicenza saluta questa adunata 2024 e lascia a Biella l’organizzazione della prossima adunata nazionale.
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