Festival Jazz, un bilancio per il 2023

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di Guido Michelone

Le classifiche o graduatorie risultano da sempre antipatiche – e spesso controproducenti – nei contesti artistici, poiché mancano criteri valutativi in senso obiettivo. A maggior ragione questo discorso vale per giudicare la bellezza, l’importanza, la riuscita di un festival musicale (jazz in questo caso). Per non far torto a nessuno – anche perché un primo posto assoluto forse non esiste si può considerare in questo 2023 ormai al termine – occorre giudicare quale sia il festival jazz il migliore in Italia a seconda delle cinque grandi aree geografiche in cui è suddiviso lo Stivale: Nord-ovest,Nord-est, Centro, Sud, Isole.
Per il Nord-ovest la scelta è difficoltosa perché a poca distanza, nella stessa provincia, esistono due festival uno piccolo(Open Papyrus Ivrea), l’altro grosso (Torino Jazz Fest), il primo ‘antico’ (1980), il secondo ‘recente’ (2012) che svolgono degnamente il compito di rappresentare la musica jazz di stile contemporaneo, senza rinunciare a mantenere viva l’attenzione verso sonorità maggiormente popolari. Per il Nord-est il discorso invece assai facile: una simbolica‘palma d’oro’ spetta a Udin&Jazz (attivo dal 1990), di cui vale la pena ricordare come vengano risolti in bene o in meglio i tanti aspetti che mettono in moto una macchina complessa come un festival jazz, che, per essere tale o meglio per essere veramente bello deve evitare le passerelle di jazzisti celebri, ma diversificare l’offerta concertistica, alternandole a presentazione di libri, a dibattiti con esperti, a mostre di fotografia pittura, a masterclass con i diretti
protagonisti, a incontri amichevoli o conviviali assieme alle star o agli emergenti.
Il quadro non è completo senza ricordare per il Centro, oltre Fano e Ancona, l’ormai classica rassegna Umbria Jazz di Perugia che quest’anno compie il mezzo secolo di vita e per ciò viene commemorata con una mostra forse al di sotto delle aspettative, mentre il programma, come si sa, oscilla tra scelte raffinate e opzioni commerciali. Il Sud è degnissimamente rappresentato da Rumori Mediterranei il festival internazionale di Roccella Jonica in Calabria che nell’agosto scorso ha festeggiato la quarantaquattresima ininterrotta edizione. Dalle Isole è la Sardegna che offre il meglio a partire da Musica sulle Bocche di Castelsardo, senza nulla togliere la blasonato Time in Jazz di Berchidda e Ai Confini tra Jazz e Sardegna di Sant’Anna Arresi.

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