Appuntamento, il 4 ottobre con la ventitreesima edizione; confermata anche la parte dedicata alla meccanizzazione dove saranno esposte macchine agricole specifiche per la coltivazione, la raccolta e la lavorazione delle nocciole.
Alle 8.30 l’arrivo degli espositori; taglio del nastro alle 10 con apertura fiera e saluto delle autorità. A seguire approfondimento tecnico a cura di Alberto Pansecchi, agronomo e responsabile corilicolo Coldiretti Alessandria, conclusione lavori affidata a Mauro Bianco, Presidente Coldiretti Alessandria, che farà il punto su “Dal campo alla tavola, tuteliamo il cibo vero”, degustazione comparata di nocciole e premiazione dei vincitori del concorso “Tutto il gusto della nocciola”.
“Da ormai tre anni il settore corilicolo si ritrova ad affrontare eventi climatici avversi, con l’alternarsi di fenomeni siccitosi prima, seguiti da piogge persistenti nel periodo primaverile, che ne hanno compromesso la produzione. La situazione è drasticamente peggiorata quest’anno, come confermato dallo scarso raccolto – ha affermato il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco -. A fronte di una crisi come quella di quest’anno, senza precedenti, Coldiretti ha chiesto lo stato di emergenza del settore affinché si possano mettere in atto tutte le misure necessarie a sostegno del comparto, per esempio attraverso lo strumento della ricerca scientifica, indirizzata verso l’analisi e la comprensione delle cause e dei fattori che stanno portando a questi risultati. E’ necessario un sostegno alla corilicoltura e alle imprese che credono nelle produzioni di qualità, impegnandosi col loro lavoro a preservare i territori”.
Il comparto corilicolo piemontese conta 2.000 aziende con 27.000 ettari di superficie coltivata per una produzione totale di circa 200.000 quintali e quasi 80 milioni di euro di fatturato. La provincia di Alessandria è particolarmente vocata alla produzione di nocciole su una base di circa 4.000 ettari tra allevamento e fase adulta distribuiti nell’intero territorio collinare provinciale, circa 500 le aziende coinvolte nella “filiera nocciole”.
“Il convegno sarà l’occasione per puntare l’attenzione sull’importanza di consolidare sempre di più i contratti di filiera per tutelare il territorio e il patrimonio agroalimentare Made in Italy e Made in Piemonte auspicando che il prezzo possa valorizzare una qualità ovunque riconosciuta. Verranno approfonditi gli argomenti di valenza tecnica ed agronomica che hanno contraddistinto l’annata ancora in corso e la risposta delle piante alle mutate condizioni climatiche e verranno date importanti informazioni sia per quanto riguarda le tecniche colturali come la raccolta, la difesa sanitaria o la potatura e sia per quello che concerne l’aspetto della commercializzazione, con espliciti riferimenti all’apertura dei mercati e alla concorrenza delle nocciole turche e la presenza di insetti ‘alieni’ come la cimice asiatica”, ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Bianco.

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