Ivrea, Vincenzo Valerio Donato in corsa per Montecitorio con Italia Sovrana e Popolare

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In corsa per Montecitorio c’è anche in Italia Sovrane e Popolare nel collegio uninominale 4 della circoscrizione Piemonte 1 (Ivrea e Chieri) l’eporediese Vincenzo Valerio Donato,

Quali motivazioni l’hanno portata a ‘scendere in campo’ con questa compagine politica ?

All’inizio dello scorso decennio ho iniziato a sviluppare convinzioni euroscettiche. Approfondendo lo Studio dei trattati europei (avevo peraltro fatto la tesi di laurea sulla cooperazione in campo giurisdizionale) ho compreso l’assoluta incompatibilità tra gli stessi e la nostra Costituzione.

In particolare il lavoro, diritto supremo nel nostro Ordinamento, è postergato alla stabilità dei prezzi.

Approfondendo dal punto di vista della scienza economica – curva di Philips – questo aspetto scopriamo, infatti, che la piena occupazione è incompatibile con un’inflazione nulla o addirittura negativa come si è avuta da sempre nell’eurozona (l’inflazione attuale peraltro è dovuta allo shock esterno dell’aumento del costo dell’energia e dell’interruzione delle catene di approvvigionamento globali).

A quali valori si ispira politicamente ?

Politicamente ho valori socialisti (PSI e sinistra DC per richiamare la Prima gloriosa Repubblica) ritenendo che lo stato debba coordinare l’economia sia attraverso il sistema tasse / incentivi e sia mediante la partecipazione diretta tramite un sistema produttivo pubblico che si intrecci con quello privato al quale fare da volano (l’industria pubblica in sintesi deve essere allo stesso tempo cliente e fornitore delle piccole e medie imprese che sono i fautori della ricchezza nazionale).

Perché quindi la scleta di Italia Sovrana e Popolare ?

Italia Sovrana e Popolare, il cui motto e scopo è “torniamo alla Costituzione”, rappresenta in pieno questi miei ideali economici per cui non ho esitato quando mi è stata offerta questa candidatura ed è l’unico partito di quelli così detti anti sistema presente in tutti i collegi plurinominali della Camera dei Deputati.

Gli aspetti fondamentali e drammatici che Italia Sovrana e Popolare è chiamata a trattare sono la neutralità dell’Italia in campo internazionale (valore perseguito dai grandi Politici della prima Repubblica, Moro e Mattei su tutti), il riaffermare la sovranità popolare (abbandonata nel nome del ce lo chiede l’Europa), la fine di ogni discriminazione, soprattutto su base sanitaria (e cioè l’abolizione del green pass), una commissione di inchiesta sulla gestione della pandemia, la nazionalizzazione dei settori strategici (energia, trasporti e telecomunicazioni, su tutti) e il pieno ripristino dei diritti dei lavoratori (il cui benessere è stato e deve tornare ad essere il vero motore della crescita italiana).

Tra le componenti di Italia Sovrana e Popolare c’è anche Marco Rizzo con il suo Partito Comunista. Come si conciliano le diverse posizioni di partenza ?

Voglio tranquillizzare infine gli anticomunisti ricordando che Marco Rizzo con il suo PC è solo uno dei componenti di Italia Sovrana e Popolare, che al suo interno propone anche formazioni di destra come il nuovo partito Repubblicano di Francesca Donato o candidati sicuramente non comunisti come la preparatissima Simona Mangiante (avvocato, giornalista già dipendente Parlamento europeo), candidata al Senato come capolista nel collegio Piemonte 1.

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