È dei giorni scorsi la notizia dell’avvenuto collaudo per le nuove paratie della centrale di Mazzè, impianto canavesano di proprietà della Regione risalente ad esattamente un secolo scorso, che ha messo in sicurezza ed efficientato lo sbarramento sulla Dora Baltea che alimenta l’irrigazione di un comprensorio di sei Comuni.
“I lavori erano cominciati nel 2019 con la ristrutturazione della stazione di pompaggio e la ricostruzione dello scaricatore – racconta il consigliere regionale canavesano della Lega Salvini Piemonte Andrea Cane – si sono ora conclusi restituendo al comprensorio irriguo Angiono Foglietti un vero e proprio ammodernamento della centrale idroelettrica”.
La centrale di Mazzè, quando nel 1921 venne inaugurata come esperimento di elettro-irrigazione con sollevamento d’acqua a grandi altezze, fu una vera e propria conquista dell’ingegneria idraulica e per anni venne considerata uno degli impianti più importanti d’Europa. Attirò professori e studenti dai politecnici italiani e stranieri divenendo materia di studio per Francia, Jugoslavia, India, Cina e addirittura Uruguay.
“Dietro la grandezza ingegneristica dell’opera – ha concluso il responsabile Enti locali della Lega piemontese Andrea Cane – l’importanza dell’impianto fu nel risolvere i problemi dell’agricoltura nella zona rendendo coltivabili 12mila ettari di terreno altrimenti utilizzabili in maniera residuale. Inutile dire che in un momento storico siccitoso in modo eccezionale come quello che stiamo attraversando è nostro dovere come Regione tutelare, ammodernare e potenziare tutte le strutture relative all’approvvigionamento idrico. Proprio per questa ragione come Giunta regionale a maggioranza Lega abbiamo voluto fortemente investire anche su questo impianto per il futuro del nostro Canavese, obiettivo portato a termine per il quale ringrazio in particolar modo gli assessori Matteo Marnati e Marco Protopapa: come sempre, il territorio prima di tutto”.
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