I Carabinieri di Rivarolo Canavese hanno eseguito – nella serata di venerdì scorso – un
decreto di perquisizione domiciliare delegato dalla Procura per i Minorenni. Il destinatario
del dispositivo emesso dall’Autorità Giudiziaria era un diciassettenne rivarolese, che
abitava insieme al padre di cinquantadue anni.
Il fiuto di “Johny”, pastore tedesco in forza al Nucleo Cinofili di Volpiano (TO), ha reso
ancora più celere l’attività degli investigatori, consentendo di rinvenire nell’abitazione
un’ingente quantità di sostanza stupefacente; i Militari hanno sequestrato oltre 600 grammi
di hashish e quasi 100 grammi di marijuana. Sottoposto a sequestro è stato anche il denaro
contante conservato in casa, pari a 1.430 euro, verosimilmente provento dell’attività di
spaccio.
Sia il padre che il figlio sono stati arrestati perché gravemente indiziati di “detenzione ai fini
di spaccio”.
Non erano trascorsi nemmeno venti giorni da un precedente arresto compiuto sempre dai
Carabinieri della Stazione di Rivarolo Canavese, questa volta però a Feletto (TO). Il primo
giorno di primavera, anche qui con il supporto dei Cinofili, i militari avevano dato esito a
una perquisizione domiciliare delegata dalla Procura eporediese, traendo in arresto un
cinquantenne del posto. A casa, l’uomo era stato trovato in possesso di 156 grammi di
cocaina e 16 grammi di hashish, già suddivise in dosi, insieme a circa 7.000 euro in contanti.
Nell’abitazione insieme al cinquantenne era presente anche il figlio, il quale, alla vista dei
Carabinieri, si è catapultato in balcone e si è lanciato dal primo piano. Il padre è stato
arrestato per “detenzione ai fini di spaccio “e il figlio denunciato – oltre che per possesso di
droga – anche per “resistenza a Pubblico Ufficiale”
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