Il recente riparto, in sede nazionale, delle risorse riferite all’ex articolo 20 per l’edilizia sanitaria ha
visto assegnare al Piemonte la cifra di 120 milioni di euro.
In merito a questa scelta e alla condizione complessiva in cui versa la sanità piemontese il segretario
regionale del PRC-SE Alberto Deambrogio ha dichiarato: “Non si fanno le nozze con i fichi
secchi, quindi con quella cifra non si può mettere mano seriamente al vetusto patrimonio
ospedaliero regionale. Chi insiste a pensare al privato, alla finanza di progetto o ai fondi INAIL per
risolvere il problema, si illude e prepara solo nuovi problemi per gli anni a venire”.
“Questo episodio è solo l’ultimo di una serie negativa che occorre guardare nel suo insieme: liste
d’attesa chilometriche, ambulatori e centri analisi privati diffusi a macchia d’olio, pronto soccorso
che esplodono, reparti senza medici, gettonisti costosissimi per tappare le falle, abbandono dei
professionisti nel pubblico a causa dei ritmi di lavoro e stress, interi reparti ospedalieri messi a gara
per il privato, non autosufficienti costretti a pagarsi la continuità di cura, territorio senza prospettive
certe”.
Salute, ‘resistere ora’: la posizione del segretario di Prc, Alberto Deambrogio
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